CORONAVIRUS
Parchi chiusi: c’è chi dice no
Tutti sbarrati a Busto, ma i vigili hanno sorpreso alcuni ragazzi riuniti in una zona verde a Beata Giuliana. Bloccata una partita di tennis: a Varese sigilli solo per Villa Mylius

QUI BUSTO
Busto Arsizio è stata la prima città della zona a sbarrare gli ingressi dei propri parchi, per evitare ogni possibile assembramento e anche per facilitare il compito delle forze dell’ordine impegnate nei controlli. Fin da giovedì sera le aree verdi attrezzate di Busto hanno i cancelli chiusi e un cartello che spiega come l’interdizione andrà avanti perlomeno sino al prossimo 25 marzo.
Eppure tutto questo non è bastato per fermare alcune compagnie di giovanissimi che, laddove esistono zone senza recinzioni, stanno comunque usando le panchine immerse fra le piante come punto di ritrovo.
Ieri a mezzogiorno, ad esempio, una pattuglia della polizia locale è dovuta intervenire in via Pastore, nel quartiere di Beata Giuliana, per identificare alcuni ragazzini che avevano deciso di incontrarsi comunque. Quando gli agenti sono arrivati, i giovanissimi erano radunati a chiacchierare fra di loro, uno accanto all’altro, come se gli appelli che in questi giorni sono risuonati da ogni dove non li riguardassero. Nei loro confronti è così scattata la denuncia e anche la sanzione prevista dalle regole d’emergenza, sperando che possa essere d’esempio.
A interrompere quel ritrovo illegale sono state le segnalazioni delle persone i cui balconi si affacciano sull’area, ormai esasperati nel notare come il sacrificio collettivo rischi di essere vanificato da pochi.
E, ancora una volta, a Busto è la fascia più baby della popolazione a essere restia al rispetto del decreto, sfidando a questo punto non solo il rischio sanitario che questi comportamenti genera ma anche i verbali che le forze dell’ordine stanno comminando in quantità.
Busto, come detto, è stata una delle poche città a prendere il provvedimento di chiusura dei parchi. «Purtroppo - riferiva il sindaco Emanuele Antonelli al momento della decisione - noto che in troppi li utilizzano impropriamente, continuando a creare assembramenti inutili e dannosi. Soprattutto sono i ragazzi a non volerla capire».
QUI VARESE
Fino a ieri mattina la linea tenuta da Palazzo Estense, nell’ambito dell’emergenza coronavirus, era quella di lasciare aperti tutti i parchi cittadini. Ma nel corso della giornata qualcosa è cambiato: gli addetti della Tutela ambientale – in base a quanto trapelato - avrebbero trovato tante persone nel parco di Villa Mylius, alcune delle quali pare impegnate a giocare nel campo da tennis. E così è arrivato lo stop. Nel pomeriggio gli agenti della Polizia locale sono intervenuti e hanno chiuso gli accessi all’area verde che costeggia viale Aguggiari, di fatto “congelando” uno spazio molto utilizzato finora da quanti abitano nei dintorni, senza che prima di ieri vi fossero problemi.
Per il resto, sembra che la scelta di tenere aperti i parchi non crei intoppi: «Allo stato attuale – ha commentato il vicesindaco Daniele Zanzi, con delega alla Polizia locale – non vi sono ragioni valide per chiuderli». Tranne l’episodio di Villa Mylius, infatti, «non vi sono assembramenti e la situazione viene costantemente monitorata – ha aggiunto Zanzi -. Anche i parchetti rionali attualmente sono aperti ma quasi del tutto deserti». Da una rapida ricognizione in città, in effetti, non sono emersi assembramenti o particolare affluenza: dai Giardini Estensi al Parco Mantegazza, da Villa Toeplitz fino al nuovo giardinetto di Avigno, tra via Saffi e via Astico, la presenza era davvero ridotta, con al massimo un paio di persone ad alcune decine di metri di distanza l’una dall’altra. Qualcuno si è avventurato nelle aree verdi per portare il cane a fare una passeggiata, ma tenendolo al guinzaglio e mai vicino ad altre persone presenti.
«In generale, l’unico accorgimento adottato – ha precisato il vicesindaco – è che in alcuni parchetti periferici sono stati affissi cartelli che ricordano ai cittadini il divieto di assembramento previsto dal decreto». Decreto che, a quanto pare, al parco di Villa Mylius ieri non è stato rispettato, spingendo così l’amministrazione comunale a disporre la chiusura degli accessi fino a data da destinarsi.
© Riproduzione Riservata