CORONAVIRUS
Positivi raddoppiati in un mese
Un’altra giornata di contagi in aumento, con 5.641 casi (541 a Varese), crescita dei ricoveri e indice all’8,6%

L’unica speranza sono i vaccini: nel giorno in cui l’Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera alla somministrazione di AstraZeneca, la ripartenza a pieno regime della campagna vaccinale bruscamente interrotta a inizio settimana appare l’unico appiglio all’interno di una situazione di pandemia sempre più generalizzata. Sia in Italia che, soprattutto, in Lombardia.
Nulla di buono neri dati odierni del contagio da Covid-19, che non fanno emergere nessun sia pure pallido segnale di speranza.
Se ieri avevamo avuto almeno il calo dell’indice di positività fermatosi al 7,6% (ben lontano dall’oltre 10 dei giorni precedenti), oggi pure questo elemento smentisce gli ottimisti: i nuovi positivi lombardi sono 5.641 su 63.197 tamponi, la percentuale risale dunque all’8,9%. E sono tanti i decessi, 92 e sempre più pericolosamente vicino a quota 100 (il totale dice oggi 29.551), aumentano i ricoveri (+5 nelle terapie intensive, 786 in totale, una crescita invero limitata, ma +103 negli altri reparti che arrivano a quota 6.744) e aumentano, di parecchio, anche gli attuali positivi, +3.304 per toccare quota 99.069, vicinissimo dunque ai centomila. Per avere un’idea più chiara della situazione attuale, esattamente un mese fa, il 18 febbraio, in Lombardia si registravano la metà dei contagiati, 49.973.
Alla voce province, numeri molto alti soprattutto a Milano (1.450) e Brescia (982), ma alti un po’ ovunque, con la sola Lodi sotto quota 100 contagi (87) e Varese quarta a quota 541, molto vicina alla soglia dei 70mila positivi dall’inizio della pandemia.
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