CORONAVIRUS
«Servono provvedimenti più duri»
Il vicepresidente della Croce rossa cinese stupito dalla situazione di Milano: «Troppa gente senza mascherina, bisogna fermare trasporti pubblici e attività produttive». Fontana: «Parlerò subito con il governo»

A 27 giorni dall’inizio dell’emergenza covid-19, la Lombardia e l’Italia si scoprono più vulnerabili di quanto pensassero. La novità del giorno arriva direttamente dal primo contatto preso con Milano dalla delegazione arrivata dalla Cina, dove il contagio è stato finalmente pressoché azzerato, per aiutarci a superare la battaglia.
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana si è presentato all’ormai consueto punto stampa in Regione indossando la mascherina. Lo ha fatto con al suo fianco il vicepresidente della Cri cinese Sun Shuopeng. «Colui che ha gestito quanto accaduto a Wuhan in maniera diretta - ha sottolineato Fontana - è stupito della troppa gente nelle strade, troppa gente ad usare il trasporto pubblico e poca gente che indossa le mascherine. I suoi primi consigli dicono che le misure sono troppo poco rigide».
«Quello che state affrontando voi ora è molto simile a quello che è accaduto a Wuhan due mesi fa - ha confermato Sun Shuopeng - La cosa positiva è che ora ci stiamo muovendo verso un sistema internazionale di gestione del contagio. Ma solo se vengono aumentate le misure di quarantena sarà possibile controllare l’emergenza. Dopo un mese di blocco completo a Wuhan gli ospedali hanno potuto trattare i pazienti e superare il picco della patologia. Ma siamo stupiti di vedere, nella zona più colpita d’Italia, ancora troppa gente senza maschere, il trasporto pubblico attivo e gente che mangia in ristoranti e hotel. Inoltre le attività produttive dovrebbero essere fermate. Ogni persona deve essere coinvolta nel processo di lotta al covid. Non c’è una seconda scelta di fronte alla vita».
«Questo mi sembra privo di commento - la chiusura di Fontana -. Chi ha vissuto questa emergenza prima di noi conferma quello che è necessario fare. Già oggi parlero con il presidente del Consiglio Conte e chiederò al governo provvedimenti ancora più forti».
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