LA PROTESTA
«Così ci ammazzate»
Commercianti contrari alla pedonalizzazione di piazza Garibaldi e di piazza Trento e Trieste
Trovarne uno favorevole alla pedonalizzazione è davvero un’impresa. Anzi, è una vera e propria “levata di scudi” contro la chiusura alle auto quella dei commercianti di piazza Garibaldi e piazza Trento e Trieste. A loro (con qualche rarissima eccezione) le indicazioni contenute nel nuovo Piano urbano del traffico - che appunto prevede di chiudere, totalmente o in parte, le due piazze – proprio non piace.
«Il rischio è quello di creare un altro flop come quello di piazza Vittorio Emanuele - osserva Massimiliano Trufolo, titolare del bar gelateria SediciGusti di piazza Garibaldi -. Se mi aveste chiesto un parere qualche tempo fa avrei detto: va bene, proviamoci. Ma bisogna tenere conto di quel che è accaduto nell’altra piazza, che praticamente nessuno frequenta. Vogliamo ripetere lo stesso errore anche qui?».
A parere di Trufolo, eliminare la circolazione dei veicoli dalla piazza della fontana avrebbe conseguenze pesantissime sul commercio: «Busto non è una città pronta e ricettiva per questo tipo di novità, lo abbiamo già visto in altre situazioni. Inutile continuare a fare esperimenti. È pura utopia pensare che, senza le auto, piazza Garibaldi si riempia di pedoni e famiglie».
«Oltretutto - aggiunge - ora che sta prendendo piede il servizio delivery (le consegne a domicilio, Ndr), impedire la circolazione sarebbe un’ulteriore penalizzazione per chi lavora».
Un altro esercente di piazza Garibaldi (che preferisce rimanere anonimo) usa toni ancora più pesanti: «Se chiudono la piazza consegno le chiavi del mio negozio. Adesso si fa fatica ma, con l’attuale passaggio, bene o male si resta a galla. Se vietano la circolazione per noi è finita: è impensabile portare avanti l’attività in una piazza deserta. Chi fa una proposta del genere evidentemente non ha la minima idea di come funzioni il commercio da queste parti».
Nettamente contraria anche la tabaccaia Cristina Callegher: «La pedonalizzazione della piazza non farebbe che peggiorare una situazione già abbastanza critica – sostiene la negoziante -. Non mi sembra una bella prospettiva, tutt’altro. Per i negozi il passaggio delle persone è fondamentale: se si togliesse questo, per noi sarebbe un problema in più».
In piazza Trento e Trieste la situazione non è molto diversa: «Semipedonalizzazione? Sono contraria – puntualizza Maria Albina Turissini della storica cartoleria Rebesco -. Molto meglio lasciare le cose come stanno».
Non manca però chi la pensa in maniera diversa. Come Giovanna Alagia del B.Bar: «Non sono contraria a una parziale chiusura al traffico, ma prima bisogna valorizzare la piazza - sottolinea la barista -. Ci sarebbero molti interventi da fare, a cominciare dall’illuminazione che è davvero scadente. Di sera siamo completamente al buio. Il verde andrebbe curato maggiormente. E poi ci sono dei problemi di sicurezza per i pedoni, che rischiano di essere investiti anche sulle strisce. Una volta sistemata la piazza, si può anche ampliare la zona pedonale», conclude Alagia.
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