LA PROPOSTA
Nuova Ztl: proteste e referendum
Polemiche dei negozianti sull’idea leghista di pedonalizzare tre piazze. Speroni: sentiamo la gente
Tre piazze del centro storico da pedonalizzare, almeno in parte. E i commercianti della zona, in buona maggioranza, esprimono la loro preoccupazione per questa proposta che da qualche ora non è più soltanto dell’assessore alla viabilità Max Rogora.
In campo - per rivalutare la Ztl nelle centralissime piazze Garibaldi, Trento Trieste e Santa Maria - scende infatti anche la Lega, a sostegno del suo delegato di giunta.
«È giunto il momento di rimettere ordine alla situazione in centro - dice il segretario Francesco Speroni - e io non dico che si debba a tutti i costi chiudere tutto al traffico, ad esempio per l’area di Santa Maria io sarei invece per la riapertura. Ma dico che bisogna sentire la gente e raccogliere più indicazioni possibili su quelle che sono le aspettative. Un po’ come fanno in Svizzera per questioni locali».
Così a Speroni non basta più la semplice idea di Rogora di testare su Prealpina e social gli effetti della proposta: «Ci vuole un sistema che consenta di intercettare più pareri. Studieremo una piattaforma in cui far esprimere i cittadini in base alle possibili proposte. Non un referendum classico come facemmo per il Monumento ai Caduti, perché non mi va di spendere 10mila euro per una consultazione, ma uno spazio web che sia in grado di intercettare più persone possibili».
Già, perché secondo il massimo esponente locale del Carroccio, la parola dei negozianti vale sino a un certo punto: «Sono solo uno dei soggetti coinvolti nella scelta, ma anche i residenti e i semplici frequentatori hanno diritto a dire la loro, purché bustocchi. E comunque lo sappiamo che le attività sono restie ai cambiamenti, ne ascolterei le loro associazioni. Meglio allargare la platea dei votanti, con l’unico vincolo che le proposte di pedonalizzazione da sottoporre al giudizio siano a basso costo».
Così, dopo una notizia che sta provocando fermento, scende in campo la Lega. E, trattandosi del partito che ha maggior peso nelle decisioni amministrative in questo periodo, significa che l’idea di una Ztl allargata non è una boutade. «Valutiamola - insiste Speroni - e facciamo gli svizzeri, dando la parola ai nostri cittadini».
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