BIUMO INFERIORE
Da edificio religioso a clinica medica
Il nuovo centro con un doppio servizio: Medicina e Clinica Isber

«Vado in centro».
Non a fare un giro, non a fare shopping, o le commissioni, o le vasche, o le code fuori da qualche ufficio. «Vado in centro a farmi operare».
La struttura è a due passi dal tribunale e a quattro da corso Matteotti e si trova in un edificio storico, la parte più antica risale al Settecento, in via Sonzini, a Biumo Inferiore. La statua del monsignore troneggia, in una teca di vetro, nella parte centrale dell’edificio composto da piano terra e due piani fuori, milleduecento metri ciascuno e che riporta in centro città la possibilità di curarsi e ricoverarsi.
Il nuovo centro medico, doppio nome e doppio servizio, Medicina Isber e Clinica Isber, è in un complesso che trasuda storia, che ha in una parte i soffitti affrescati, che ha la pavimentazione in pietra ma anche le sale operatorie che saranno aperte a luglio, all’ultimo piano, con stanze e vista sulla città di oggi.
Con il servizio sanitario nazionale si possono svolgere prestazioni nella Medicina Isber, invece nella Clinica Isber, che sarà all’ultimo piano dell’edificio che fu delle Suore delle Ancelle di San Giuseppe, ci si potrà operare e ricoverare, se necessario:
12 le stanze e 15 i posti letto.
Dunque prestazioni con richiesta del medico e altre totalmente in regime privato.
Con la «mutua» si possono fare consulenze specialistiche e vari approfondimenti diagnostici, Tac a 128 strati, risonanza ad alto campo, mammografia con tomosintesi in 3D, cone bean, Moc totale body e poi radiologia, ecografie e una vasto numero di consulenze specialistiche come cardiologia, fisioterapia, ortopedia, neurologia e pediatria.
Tra i macchinari per la diagnostica, sia la risonanza sia la Tac sono uniche per prestazioni per il servizio sanitario in ambito convenzionato.
La richiesta è massima da parte dei cittadini e in pochi giorni si è arrivati a 600 persone in lista di attesa per prestazioni diagnostiche, tramite «mutua».
Il complesso medico in via Sonzini è di proprietà di Malek Isber, imprenditore noto in città per essere impegnato da anni in strutture poliambulatoriali, che ha voluto andare oltre e scommettere non solo sul centro polispecialistico, ma sulla clinica, l’ospedale privato insomma.
Quest’ultimo sarà attivo con due sale operatorio ISO5 e una sala ambulatoriale chirurgica per day surgery e day hospital.
Gli interventi saranno focalizzati su ortopedia, chirurgia generale, ginecologia, oculistica, otorinolaringoiatria, chirurgia plastica.
A dire il vero, tranne che per l’emodinamica, sono stati richiesti i permessi per intervenire praticamente in ogni ambito chirurgico.
I medici convenzionati che svolgono anche attività in regime privatistico, sono al momento 131 e le prestazioni, tra quelle coperte dal servizio sanitario a quelle private, fanno del centro sanitario un vero e proprio piccolo ospedale nel cuore della città, anche se la definizione clinica, rende meglio l’idea di quanto viene proposto sulle vestigia dei centri privati di parecchi decenni fa a Varese, ma nel rispetto di tutte le disposizioni e le rigide normative contemporanee.
La vera sfida è stata fare convivere passato e presente, eccellenze mediche e diagnostiche con la tradizione delle cure «su misura», anche per luogo, per accoglienza alberghiera.
Tra i servizi offerti, una palestra per riabilitazione che sembra quella di preparazione per la Nasa, per certi versi.
Vi è infatti un macchinario chiamato D-Wall, una apparecchiatura digitale di ultima generazione che permette di svolgere la fisioterapia anche con l’aiuto di un specchio digitale e con la possibilità di fare esercizi per il recupero funzionale e riabilitativo avendo come supporto una specie di avatar che segue passo dopo passo i progressi compiuti dal paziente.
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