TRA PARADOSSI E REALTÀ
«Da Zenna a Sesto Calende si fa prima via lago»
La provocazione del consigliere provinciale con delega alla Viabilità, Fabio Passera. La rete viaria del Varesotto è satura e datata

«La più grande infrastruttura che abbiamo in provincia di Varese è il lago Maggiore». La provocazione di Fabio Passera, consigliere provinciale con delega a Infrastrutture, Viabilità, Piste ciclabili ed Economia di frontiera, tocca con ironia una constatazione amara. Infatti, prosegue: «Può sembrare un paradosso, ma vi assicuro che per arrivare da Zenna a Sesto Calende è molto più facile usare un motoscafo sul lago che avventurarsi sulle strade tutt’intorno».
Uno sguardo disarmante, questo. Mette a nudo un problema strutturale: la rete viaria della provincia di Varese è satura e datata, non predisposta a sostenere il traffico di oggi. Il carico, del resto, oltre che con i 30mila frontalieri che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera, nel periodo estivo fa i conti con «l’orda di turisti che scende da nord, incontra il lago Maggiore e qui si ferma e consuma, impelagando una rete di strade spesso vecchissime e non idonee a un flusso continuo». Il risultato? Un sistema messo a dura prova, e una politica che gli arranca dietro. «È davvero complicato oggi dare risposte immediate rispetto a una realtà drammaticamente deficitaria». Insomma, se il lago è davvero l’infrastruttura più efficiente, non è per merito proprio. È perché tutto il resto, semplicemente, regge a malapena.
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