MUSICA
Dargen D’Amico: un’onda altissima sul Woodoo Fest
Il rapper e cantautore milanese a Cassano Magnago per aprire la nona edizione del festival. Il programma delle serate fino a domenica

“Tanti auguri a te”. Vuoi mettere quando a cantartelo è Dargen D’Amico, direttamente dal palco di un concerto? È successo giovedì sera, 18 luglio, a Cassano Magnago, a Eleonora. Lei era una delle almeno 1.500 persone che si sono radunate sotto il tendone cassanese (senza contare i biglietti acquistati in cassa) per assistere all’esibizione dell’artista salito sul main stage del festival Woodoo con indosso un completo rosa ispirato a Dora l’esploratrice.
Ma non è l’unico regalo che Dargen ha fatto al pubblico di Nova terra, composto da giovani, quarantenni e giovanissimi. Aveva perso il suo primo dentino da latte proprio l’altra sera la piccola Priscilla, sei anni e un cerchietto da Minnie: se la fatina (o il topolino) abbia portato anche la mancetta non è dato a sapersi, ma di certo a mezzanotte in punto D’Amico ha intonato “Onda alta”, il brano preferito dalla piccina e dalla mamma che l’ha accompagnata in prima fila. E non è tutto: a fine serata per la sua giovanissima ammiratrice Dargen le ha riservato un abbraccio nel back stage.
IL CONCERTO
Instantanee da un concerto cominciato alle 22.30 che ha fatto dimenticare di colpo le zanzare che fino a quel punto avevano assaltato i presenti nonostante il doppio giro di disinfestazione. Apertura con “Ubriaco di te” e poi via, per un’ora e mezza di musica che ha toccato tutte le sfumature di Dargen. “Dove si balla” arriva dopo sessanta minuti di esibizione e sotto al tendone si balla davvero: ragazzini e papà con un figlio in spalletta. C’è spazio anche per l’ortolano dei “Bocciofili” nella cavalcata cassanese che – a due passi dalla superstrada che porta all’aeroporto – non poteva fare a meno di “Malpensandoti”. «Tenete gli occhi aperti sempre», la consegna di D’Amico a quanti sono venuti a Cassano ad ascoltarlo.
Il suo arrivo sotto al tendone ha fatto cambiare almeno in parte i connotati del pubblico del Woodoo, almeno nella prima serata, rispetto allo scorso anno. «L’anno scorso mi ero sentita tra le più grandi», le parole di una 28enne della zona. Stavolta basta guardarsi intorno per accorgersi che ci sono anche famiglie giovani a sentire il cantante classe 1980, praticamente loro coscritto (o di pochi anni più giovane). E quando finisce il concerto, non finisce la festa tra gli alberi di via Primo Maggio. Anzi: si ripopolano le postazioni con le installazioni artistiche volute dalle Officine, come quella che crea su uno schermo piante diverse attraverso l’intelligenza artificiale, a seconda di come le persone interagiscono con il wall. La creazione del Woa studio di Milano è solo una delle proposte volute a corollario del programma musicale. Nel bosco, per i campeggiatori che seguiranno il festival fino alla fine, funghi colorati e ogni genere di ambientazione.
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
Stasera (venerdì 19) si riparte con un programma dall’impronta elettronica, che vedrà sul main stage l’artista e attivista palestinese Samà Abdulhadi, System Olympia e This is not. Live sul secondo palco Mombao, preceduto da Lorenzo Bitw e Godugong. Ancora spazio all’elettronica sabato 20, quando è atteso anche il kenyano biondo Kabeaushé. Domenica 21 il gran finale con Venerus per la terza volta a Woodoo.
Ecco il programma completo.
Venerdì 19:
- Mombao
- Sama’ Abdulhadi
- System Olympia
- Godugong
- Lorenzo BITW
- This is not
Sabato 20:
- Mefisto Brass
- Chaos in the Cbd
- Logic1000
- Kabeaushè
- Fuera
Domenica 21:
- Venerus
- Oracle Sisters
- Yin Yin
- Selton
- Il Mago del Gelato.
© Riproduzione Riservata