LA SENTENZA
Delitto della freccia, condanna confermata in Appello
Evaristo Scalco, maestro d’ascia di Cittiglio, aveva ucciso Javier Alfredo Miranda Romero nel centro storico di Genova a novembre 2022

La Corte d’Assise d’Appello ha confermato la condanna a 23 anni per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia di Cittiglio che la notte tra l’1 e il 2 novembre 2022 uccise nel centro storico di Genova con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero. Lo stesso sostituto procuratore generale Alessandro Bogliolo aveva chiesto la conferma del primo grado.
I FATTI
Romero, la vittima, quella notte, era uscito a festeggiare con un amico la nascita del figlio. I due si erano messi sotto la finestra di Scalco. L’artigiano si era affacciato e li aveva mal apostrofati («Andate via immigrati di m...») perché a suo dire facevano baccano e avevano orinato contro il muro. I due amici gli avevano risposto, uno di loro gli aveva mostrato il dito medio e allora aveva preso l’arco e aveva montato la punta più letale che aveva in casa e aveva colpito Romero. Era poi sceso in strada e aveva provato a estrarre il dardo. Ma «per ben undici minuti dopo aver scoccato la freccia - aveva ricordato la pubblico ministero Arianna Ciavattini in aula - l’imputato non ha soccorso la vittima e neppure ha chiamato i soccorsi, al contrario di tanti altri presenti in quei momenti». La vittima era arrivata in condizioni disperate in ospedale dove era poi morto. I difensori di Scalco, gli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, hanno sempre sostenuto che l’artigiano non volesse uccidere “ma solo spaventare.”
LA SENTENZA D’APPELLO
Sia i giudici di primo grado che quelli di secondo hanno escluso l’aggravante dell’odio razziale. Dopo la lettura del dispositivo i familiari di Romero (assistiti dagli avvocati Francesca Palmero e Jari Felice) si sono abbracciati.
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