CATANIA
Dipendenti supermercato sfruttati, pagati 1,6 euro l'ora

(ANSA) - CATANIA, 15 MAG - Trentasette lavoratori di un
supermercato del Catanese sarebbero stati impiegati "un numero
di ore nettamente superiore rispetto a quelle previste da
contratto, con retribuzioni che, nei casi più gravi, si
sarebbero attestate a 1,6 euro l'ora con stipendi mensili di
7-800 euro per i giovani a fronte di oltre 60 ore settimanali di
lavoro". E' quanto emerso da indagini della guardia di finanza
che hanno portato all'arresto, per caporalato e autoriciclaggio,
del rappresentante legale e del direttore commerciale, che sono
stati posti ai domiciliari, e al sequestro preventivo della
società, il cui valore è stimato in 3 milioni di euro.
Al centro delle indagini della compagnia della guardia di
finanza di Paternò ci sarebbe un noto supermercato di
Biancavilla dove un controllo, spiegano le Fiamme gialle, ha
permesso di quantificare "l'omessa corresponsione di
retribuzioni negli anni per un ammontare pari a circa 1.600.000
euro e di contributi previdenziali per 1.150.000 euro".
Ai due indagati la Procura di Catania contesta la
"reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente
difforme dai contratti collettivi nazionali o territoriali o,
comunque, sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del
lavoro prestato; la reiterata violazione della normativa
relativa all'orario di lavoro, i periodi di riposo, al riposo
settimanale, all'aspettativa obbligatoria, alle ferie; la
violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene nei
luoghi di lavoro". Per l'accusa "i lavoratori sfruttati, in
ragione dello stato di bisogno in cui versavano, in virtù della
situazione di grave difficoltà economica tale da limitarne la
libertà di autodeterminazione, non avendo nessun'altra valida
alternativa, accettavano di essere impiegati per molte più ore
rispetto a quelle contrattualizzate, non godendo delle ferie
maturate e fruendo di soli due riposi settimanali al mese".
Dalle indagini sarebbero anche emersi "elementi indicativi del
reato di autoriciclaggio a opera del rappresentante legale della
società in relazione al profitto del delitto di sfruttamento
lavorativo". (ANSA).
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