BONIFICA
Discarica abusiva: denuncia e multa da 20.000 euro
Rifiuti di ogni tipo ammassati in un‘area in Ossola. Intervento della Polizia di Stato

Mobili dismessi, frigoriferi, vecchie porte e finestre e carcasse di auto. Non solo: anche due relitti di piccoli aerei. C’era un po’ di tutto nella discarica abusiva scoperta in Ossola.
Nell’ambito dei consueti servizi volti al contrasto del trasporto abusivo connesso alla gestione illecita ed al deposito incontrollato dei rifiuti, gli agenti della Polizia stradale di Verbania e della Sottosezione Polizia F
ferroviaria di Domodossola hanno scoperto un’area a Premosello Chiovenda, nei pressi della linea ferroviaria Domodossola-Novara, nella quale si trovavano depositati rifiuti di ogni sorta e dimensione, anche pericolosi, tra i quali: mobili dismessi, frigoriferi, porte, finestre e materiali misti, verosimilmente provenienti da cantieri edili, cumuli di macerie derivanti da demolizioni, carcasse di veicoli, fusti in acciaio, macchinari agricoli fuori uso, bidoni di plastica, bombolette spray esauste, contenitori con residui di vernici, solventi ed altre tipologie di materiali per la verniciatura, pneumatici, stampanti, materiale ferroso, veicoli ed, addirittura, due relitti di piccoli aerei.
L’attività investigativa, alla quale ha altresì preso parte anche la Guardia di finanza della Procura di Verbania, eseguita anche con l’ausilio di foto-trappole, ha portato a ricostruire come l’illecito accumulo di rifiuti in quel luogo avvenisse da almeno due anni.
Il responsabile, un quarantaduenne residente a Premosello Chiovenda, titolare di un’azienda e proprietario di uno dei lotti di terreno occupati dai rifiuti, aveva abbandonato il materiale, verosimilmente proveniente dalla sua attività, anche sui terreni limitrofi, di proprietà di altre persone, costituendo di fatto una discarica abusiva a cielo aperto. L’ossolano, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di gestione non autorizzata di discarica, deposito incontrollato di rifiuti e dilavamento degli stessi, dovrà provvedere allo sgombero e al risanamento dell’area, secondo le prescrizioni di Arpa Piemonte e pagare una sanzione di circa 20.000 euro.
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