RINFORZI AL LAVORO
Disperso nel lago, con i Rov a 120 metri di profondità
Proseguono le ricerche del 21enne scomparso a Caldè dopo un tuffo nel Maggiore. Operativi anche due robot subacquei

Sono riprese nella giornata di mercoledì 3 settembre le ricerche strumentali del ragazzo di 21 anni scomparso venerdì 22 agosto a Castelveccana, nelle acque antistanti le Fornaci di Caldè, dopo un tuffo nel lago Maggiore dal quale non è più riemerso. Per giorni i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno operato con immersioni mirate, purtroppo senza esito. In supporto, nei giorni scorsi, è intervenuto anche personale subacqueo della guardia costiera.
LE RICERCHE CON I ROV
Da oggi sono impiegati due Rov (Remotely Operated Vehicle) uno dei vigili del fuoco, proveniente dal nucleo sommozzatori della Sardegna e uno del Nucleo sommozzatori della guardia costiera di Genova. Le operazioni si sono svolte in due fasi: in mattinata i sommozzatori della guardia costiera hanno eseguito ulteriori immersioni esplorative, mentre terminate le fasi di preparazione, i Rov hanno iniziato a operare in profondità suddividendo l’area di ricerca. Attualmente le ricerche sono concentrate a circa 120 metri di profondità, seguendo la morfologia del fondale.
SOCCORRITORI MOBILITATI
Nei pressi dell stata allestita un’Unità di Comando locale (Ucl), da cui il personale Tas (Topografia applicata al soccorso) elabora la cartografia tecnica dell’area interessata. Le operazioni si svolgono con il coordinamento della guardia costiera e il supporto del Reparto operativo Laghi di Milano, e la presenza in acqua dei militari dell’Arma dei carabinieri, della guardia costiera e della guardia di finanza, per presidiare la zona operativa e vietarne l’accesso a coloro che non sono impegnati nelle attività di ricerca.
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