IL RICORDO
Don Lolo beato, nasce una preghiera
Cinquemila immaginette accompagnate da un testo per richiedere il via al processo ufficiale nei confronti del sacerdote ucciso 23 anni fa
"Per sua intercessione concedici, ti preghiamo, la grazia che tanto desideriamo, perché sia presto annoverato tra i beati e i santi della Chiesa".
Don Lolo beato. Per questo in tanti pregano da tempo. E ora lo possono fare con un testo dedicato a questo scopo e pubblicato in cinquemila copie su una immaginetta distribuita venerdì 14 febbraio nell’anniversario della morte di don Isidoro Meschi.
Il processo di beatificazione ancora non è iniziato ufficialmente, ma si lavora per farlo partire. Nel frattempo, l’impegno è quello di "diffondere la devozione" al sacerdote ucciso a Busto Arsizio da uno dei ragazzi che stava aiutando.
"La preghiera è stata voluta dagli Amici di don Isidoro - spiega la presidente Augusta Daverio - ed è nata confrontandoci con l’ufficio preposto alla Curia Ambrosiana, che ha concesso l’imprimatur. Non è stato ancora avviato il processo di canonizzazione ma questo passaggio evidenzia il nostro desiderio che la devozione a don Isidoro si amplifichi. L’auspicio coinvolge tutti coloro che hanno conosciuto il prete che avvicinava chiunque fosse in difficoltà".
Quando partirà il cammino verso la beatificazione? "Sono già passati 23 anni dalla morte di don Lolo, ora deve crescere nella gente la devozione che poi porterà a quel percorso".
Nell’omelia di venerdì 14 febbraio, don Carlo Crotti ha ben delineato le convinzioni dell’amico sacerdote, conosciuto negli oratori della Brianza e ritrovato quando viveva a Busto Arsizio. Don Crotti era rettore al Collegio Rotondi di Gorla Maggiore, quando l’amico si è presentato a chiedere se tra gli arredi che si buttavano per una ristrutturazione ci fosse qualcosa da salvare per la cascina che sarebbe diventata la comunità Marco Riva. Don Lolo tornò a casa con infissi, porte e persino tegole. Secondo don Crotti "la misura della sua vita e della sua morte è darsi totalmente a chi ne ha bisogno".
La beatificazione è desiderio di molti. Ma, formalmente, serve ancora il via libera di santa madre Chiesa.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola martedì 18 febbraio
© Riproduzione Riservata