TEL AVIV
Due ministre spagnole 'persone non grate' in Israele

(ANSA) - TEL AVIV, 08 SET - "La vicepresidente del governo
spagnolo e ministra del Lavoro, Yolanda Díaz, non potrà entrare
in Israele e non avrà contatti con lo Stato di Israele. Così
come Sira Rego, ministra della Gioventù, anch'essa del partito
Sumar. Israele informerà inoltre i suoi alleati della condotta
ostile del governo spagnolo e del carattere antisemita e
violento delle dichiarazioni dei suoi ministri". Lo scrive su X
il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, aggiungendo
che è "fondamentale che gli amici di Israele nel mondo possano
riconoscere la pericolosità dell'attuale governo spagnolo".
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar in un lungo
post su X risponde intanto alle misure prese dalla Spagna contro
Israele: "Non è più possibile evitare l'adozione di sanzioni
personali contro membri del governo spagnolo che hanno
oltrepassato ogni linea rossa", scrive. "Il governo spagnolo
porta avanti una linea ostile e anti-israeliana, con una
retorica carica di odio. Il tentativo dell'amministrazione
Sánchez, segnata da gravi scandali e corruzione, di distogliere
l'attenzione tramite un attacco costante e antisemita a Israele
è palese. L'attivismo ossessivo dell'attuale governo spagnolo
contro Israele spicca sullo sfondo dei suoi rapporti con regimi
oscuri e autoritari, dal governo degli ayatollah in Iran fino a
quello di Maduro in Venezuela". E continua: "Colpisce anche la
mancanza di consapevolezza storica riguardo ai crimini della
Spagna contro il popolo ebraico, tra cui i crimini
dell'Inquisizione, le conversioni forzate e l'espulsione degli
ebrei nel XV secolo, che rappresentò una vera e propria pulizia
etnica". Quindi aggiunge: "Non a caso, la Spagna fu l'ultima tra
i paesi dell'Europa occidentale a stabilire relazioni
diplomatiche con Israele. L'attuale governo spagnolo calpesta
deliberatamente e in modo grossolano rapporti che erano stati
costruiti con pazienza da decenni, sia da governi socialisti che
conservatori". Sa'ar sottolinea inoltre che "non ogni critica
alla politica di Israele è antisemitismo. Tuttavia, quando si
manifesta attraverso demonizzazione, delegittimazione e doppi
standard, si tratta di antisemitismo, secondo la definizione
dell'Ihra (The International Holocaust Remembrance Alliance). Le
dichiarazioni di membri del governo spagnolo sono inficiate da
tutto ciò. È antisemitismo. Per questo motivo ho deciso di
portare la questione dell'antisemitismo esplicito dei membri
dell'attuale governo spagnolo davanti alla plenaria dell'Ihra".
(ANSA).
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