LA SOSTA
Ecco i posteggi per i pendolari
Oltre mille stalli attorno al centro fallito commerciale

Poco meno di 500 posti auto disponibili subito, più altri 600 che potrebbero essere “scongelati” quando il Tribunale di Busto Arsizio sarà venuto a capo del fallimento del centro commerciale Il Fare.
Se Rete ferroviaria italiana permetterà l’utilizzo della piazzola tra l’ex scalo merci e il deposito di Atinom bene, altrimenti per i pendolari che prendono il treno alla stazione di Gallarate l’alternativa è già bella e pronta: a neanche duecento metri dalla stazione in via Francesco Ferruccio c’è il parcheggio multipiano inaugurato nel 2007 insieme al centro commerciale “Il Fare”, chiuso due anni dopo.
Oggi solo due piani sono accessibili al pubblico, ma i posti che potrebbero essere messi a disposizione dei pendolari sono almeno il doppio. Senza contare quelli dei due livelli sotterranei.
Una situazione assurda
Sembra una beffa, ma nella zona della città che più ha bisogno di parcheggi, ci sono centinaia di posti auto che oggi nessuno può utilizzare. In base a una convenzione stipulata tra il condominio di via Ferruccio e l’amministrazione comunale di Gallarate, oggi due piani sono aperti al pubblico, per un totale di circa 120 posti.
Si tratta di parcheggi coperti, sorvegliati da telecamere, dove due addetti girano in continuazione garantendo le piccole manutenzioni e dando un occhio alla sicurezza. Vista la vicinanza con la stazione anche polizia e carabinieri passano spesso a dare un’occhiata: la sbarra è aperta dalle 6 alle 23, parcheggiare costa 2 euro al giorno, l’abbonamento mensile 20 euro. Prezzi che per chi lavorando a Milano è abituato alle tariffe della metropoli non dovrebbero essere proibitivi, eppure oggi i pendolari che parcheggiano a “Il Fare” sono solo una sessantina.
Forse non aiuta il fatto che i ticket non si possono comperare sul posto, ma solo in tre edicole e buffet intorno alla stazione. Di certo, se ci fosse richiesta da parte dei pendolari i posti potrebbero anche raddoppiare: previa convenzione con il Comune, il condominio potrebbe aprire anche il terzo e il quarto livello, oggi chiusi. Per un totale di 480 posti auto proprio lì dove più servono.
Poi ci sono i parcheggi sotto il centro commerciale fallito, altri due piani che si sviluppano da via Ferruccio fino a via Venegoni. A occhio altri 300 per piano, per un totale di altri 600 posti. Che attualmente sono inaccessibili, ma che quando l’immobile avrà trovato un nuovo proprietario potranno essere riaperti al pubblico.
Magari anche in questo caso previa convenzione tra pubblico e privato.
L’alternativa che conviene
Oggi a incassare i 20 euro dell’abbonamento mensile pagati da chi parcheggia in via Ferruccio è il Comune di Gallarate.
La tariffa è ragionevole, soprattutto se confrontata con quella praticata da Metropark nel più scomodo parcheggio all’ex scalo merci di via Milano. Questo parcheggio dista dalla stazione 700 metri, lasciarci l’auto costa 8 euro al giorno e 50 al mese. Che diventano 35 per chi già possiede un abbonamento Trenord.
Il problema non sono tanto i gallaratesi, che in stazione ci vanno a piedi, quanto i pendolari che arrivano da Cassano Magnago e Samarate. Il parcheggio alternativo converrebbe soprattutto a loro.
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