MOTTARONE
Elisabetta, Vittorio e Mattia, Vedano choc
Una gita pianificata da settimane ha distrutto una famiglia felice

Era una gita di famiglia pianificata da settimane, una domenica di serenità e svago dopo più di un anno di fatica e stress.
Invece quel maledetto cedimento del cavo che reggeva la cabina della funivia Stresa-Mottarone, quel volo di 35 metri senza speranza, si è portato via anche una famigliola di Vedano Olona. Portando così a cinque il totale delle vittime varesine in vetta al Mottarone.
Elisabetta Persanini e Vittorio Zorloni, 38 e 54 anni, si trovavano nella cabina a 40 metri nel vuoto quando mancavano ormai poco più di cento metri all’arrivo in vetta al Mottarone. Pochi secondi per completare un viaggio con negli occhi un maestoso panorama di acque e monti, poi la giornata tutta per loro, una domenica da ricordare. E invece è finito tutto in quei pochi secondi di tragedia. Il piccolo Mattia, sei anni da compiere, che era con loro, non è morto subito: è uno dei due bambini trasportati in elicottero all’ospedale di Torino. Ma le sue condizioni erano subito parse gravissime. Nel tardo pomeriggio il suo cuore si è fermato e la tragedia si è così beffardamente completata. Ora nella casa di Vedano Olona regna un silenzio spettrale, intorno il dolore di un paese intero per una tragedia che difficilmente sarà archiviata, anche se l’inchiesta aperta dalla Procura di Verbania dovesse trovare dei responsabili di quanto accaduto in quei terribili istanti intorno alle 12.30 di una domenica di maggio da incubo per l’Italia intera.
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