IL CASO
Esodati del Superbonus, appello alla Regione
Lettera aperta di un cittadino di Cuveglio al presidente Fontana e richiesta di un incontro. «Affrontare le nostre difficoltà»

Lettera aperta alla Regione Lombardia di un cittadino di Cuveglio, Giorgio Mona, che rientra tra gli esodati del Superbonus 110. È un appello al presidente Attilio Fontana.
La premessa: «Ho letto sulle pagine web della Prealpina il messaggio del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana , circa l’intenzione di invitare a Palazzo Lombardia lo sportivo di Luino che ha scalato recentemente il K2. Giustificando tale iniziativa con la grande passione che lui ha per la montagna. Iniziativa lodevole, ricordo però al presidente che molti cittadini e ditte lombarde, avendo aderito alla proposta del Governo del nostro paese riguardo il Superbonus 110 , si sono addirittura suicidati o sono finiti all’ospedale o sono falliti con le loro imprese edili con drammatiche conseguenze, facilmente immaginabili, per tutte le loro maestranze».
Nel merito: «A tale riguardo diverse Regioni (Veneto, Lazio, Basilicata, Campamia e altre ) sono scese in campo, o loro direttamente o tramite società partecipate, dando impulso a quel meccanismo virtuoso del credito che ha permesso o permette ancora il prosieguo e l’ultimazione dei lavori relativi all’efficientamento energetico delle abitazioni come prevede la legge - scrive Giorgio Mona -. Dalla Regione Lombardia, nonostante le numerose sollecitazioni sia in Consiglio Regionale, sia dalle diverse associazioni edili e anche direttamente da me, non c’è stata la benché minima volontà di voler affrontare e risolvere le difficoltà degli esodati lombardi del 110».
«Le ricordo - prosegue la lettera - che la presidente Meloni e lo stesso segretario del suo partito, onorevole Salvini hanno più volte addirittura sostenuto che gli esodati del 110 devono essere salvati e addirittura il Superbonus 110 deve essere tutelato». Da qui la richiesta «di un incontro diretto per un confronto leale e costruttivo teso a risolvere positivamente e definitivamente questa angosciosa e critica situazione di estremo disagio di suoi concittadini regionali».
«Perché la Regione Lombardia non ha , finora , fatto nulla al riguardo. Le ricordo anche l’articolo 3 della nostra Costituzione "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Aspetto con fiducia di conoscere la sua doverosa e sollecita (considerando la situazione disperata e tragica ) risposta con la disponibilità a un incontro con dei rappresentanti dell’associazione "Esodati Superbonus 110"».
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