LA TRAGEDIA
Crollo palazzina: fuori pericolo il ferito più grave
Fuga di gas e scoppio a Cantalupo. Morta un'ottantenne, all'ospedale tre operai di cui uno gravissimo

Un boato e il crollo. Simultanei, improvvisi, dovuti a una fuga di gas. Così, poco prima delle ore 16.30 di mercoledì 11 novembre, è sparita un'interavilla bifamiliare dalla vista di via Risorgimento a Cantalupo. E Cerro Maggiore è diventato il punto di rcaccolta di squadre di vigili del fuoco provenienti dal Milanese e da Saronno coi reparti speciali, inclusi i cani antivalanga. Le forze dell'ordine e i soccorsi inviati dal 118, scavando tra le macerie erano riusciti a estrarne viva l'ottantenne che viveva nella villetta. La donna è però spirata nel trasferimento all'ospedale di Castellanza. Feriti anche tre operai che lavoravano alle tubature del gas: uno di loro, travolto dalle macerie, lotta per la vita all'ospedale di Legnano, mentre i suoi colleghi sono stati ricoverati all'ospedale di Saronno ma non sono in condizioni critiche.
Il giorno dopo la tragica esplosione, in via Risorgimento l'emergenza è tutt'altro che scongiurata. Ripristinata l'energia elettrica, i duemila abitanti di Cantalupo sono ancora senza gas, in attesa che i vigili del fuoco, che lavorano ininterrottamente da oltre 24 ore, riescano a mettere in sicurezza la zona. Intanto una buona notizia: dichiarato fuori pericolo l'operaio di 48 anni che era il più grave dei tre feriti.
Ampi servizi sulla Prealpina di giovedì 13 novembre
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