COMMERCIO ESTERO
Esportazioni in calo, Varese verso il deficit commerciale
Export in rosso verso Cina (-30,8%) e Stati Uniti (-7,3%), in calo anche il settore metalmeccanico (-8,4%)

È stato presentato da Confindustria Varese l’annuale rapporto relativo ai flussi di commercio estero della provincia di Varese. Secondo gli ultimi dati ISTAT sul periodo gennaio-marzo 2025 le esportazioni sono state pari a 2,9 miliardi di euro, in calo del -2,2% rispetto al primo trimestre del 2024, in cui l’export era cresciuto del +3,2%. Le importazioni, invece, sono state pari a 2,5 miliardi di euro, in aumento del +11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, in cui l’import era cresciuto del +6,2%.
In conclusione, il saldo commerciale in valore, ovvero la differenza tra ciò che importiamo e ciò che esportiamo, è risultato positivo per 0,4 miliardi di euro, risultando però in calo del -43,2% rispetto al periodo tra gennaio-marzo 2024.
CASI SPECIFICI
Il calo complessivo delle esportazioni nasconde andamenti eterogenei per i diversi settori commerciali e i relativi mercati di destinazione. Se consideriamo singolarmente i vari settori produttivi notiamo che il 53% delle esportazioni deriva dal settore metalmeccanico, il 9% dal tessile-abbigliamento-pelletteria, il 15% dal chimico-farmaceutico e l’8% dal settore gomma e materie plastiche.
Negli altri comparti, rispetto al primo trimestre 2024, si è registrato un aumento nelle esportazioni degli alimentari (+38,4%), delle bevande (+25,3%), di carta e prodotti di carta (+5,8%), dei prodotti della stampa (+4,0%); in calo, invece, i flussi di export del legno (-26,4%).
SETTORE METALMECCANICO
Il settore sembra trainare la nostra economia verso gli altri paesi, ma bisogna sottolineare come rispetto allo scorso trimestre le esportazioni siano calate del -8,4%, mentre sono aumentate le importazioni per un valore pari al +10,1%.
All'interno del settore, si rileva una diminuzione delle esportazioni per i mezzi di trasporto (-33,2%), dovuto in particolare all'importante calo delle esportazioni nel comparto aerospaziale (-39,1%), e per i prodotti della metallurgia (-6,9%). Sono rimaste pressoché stabili le esportazioni di macchinari e apparecchi meccanici (-0,1%). In crescita, invece, l’export di computer, apparecchi elettronici e ottici (+16,8%), di apparecchi elettrici (+12,3%) e di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+2,5%).
SETTORE TESSILE
Nel primo trimestre 2025 il settore tessile, abbigliamento e pelletteria ha registrato un aumento dell’export del +8,6%, ma anche dell’import pari al +7,5%. All’interno del settore, tutti i sotto-comparti mostrano una crescita delle esportazioni: più forte per l’abbigliamento (+24,3%), più moderata per gli articoli in pelle (+0,7%) e per i prodotti tessili (+1,1%).
SETTORE CHIMICO FARMACEUTICO
Nel primo trimestre 2025, il settore chimico-farmaceutico ha registrato un calo pari al -1,6% e un aumento dell’import pari a +2,8%. Sono calati i flussi di export dei prodotti chimici (-2,5%), mentre sono rimaste quasi stabili le esportazioni di prodotti farmaceutici (-0,3%).
GOMMA E MATERIE PLASTICHE
Nel primo trimestre 2025, il settore gomma e materie plastiche ha registrato un calo dell’export pari a -8,5% e un aumento dell’import pari a +5,4%. Il calo delle esportazioni ha interessato sia gli articoli in materie plastiche (-7,8%), sia gli articoli in gomma (-17,5%).
MERCATI DI RIFERMENTO
In termini di mercati di destinazione, nel primo trimestre del 2025 i flussi di export verso l’area UE 27 sono rimasti stabili (-0,1% su gennaio-marzo 2024). Con riferimento ai principali partner dell’area UE27, sono aumentate le esportazioni verso la Germania (+7,2%), la Spagna (+22,3%), i Paesi Bassi (+1,0%) e il Belgio (+5,1%). Sono, invece, calate le esportazioni verso la Francia (-5,3%) e la Polonia (-3,6%).
Sono calati i flussi di export verso l’area extra UE 27 (-4,3% su gennaio-marzo 2024). Risultano in calo le esportazioni verso i principali partner extra UE 27: Stati Uniti (-7,3%), Regno Unito (-13,9%), Svizzera (-11,5%) e Cina (-30,8%).
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