EX MALERBA
Esselunga, convenzione da 10 milioni
Tempo massimo sei anni per realizzare opere pubbliche e supermercato. Caprotti paga il primo tratto della Gasparotto- Borri e finanzia anche un parcheggio

La licenza per la costruzione del nuovo supermercato era stata concessa dalla Regione a metà aprile. E quello era stato l’atto ufficiale che aveva dato il via libera definitivo al progetto. Ora, il secondo atto che definisce nei dettagli le opere pubbliche e private che devono, nel primo caso, o si possono, nel secondo, realizzare. L’assessorato comunale all’Urbanistica, guidato da Andrea Civati, ha redatto la convenzione da sottoscrivere con Esselunga per il recupero del complesso ex Malerba, dismesso ormai da undici anni, dove sorgerà il nuovo punto vendita della grande distribuzione. Il supermercato avrà più o meno le stesse dimensioni di quello a Masnago, sempre della società del patron Caprotti. E potrà essere inaugurato solo dopo la realizzazione di tutte le contropartite, in nuove strade e rotonde, previste dall’accordo di programma. Tra l’altro, tali opere pubbliche a carico di Esselunga sono state calcolate per valore economico e superficie in metri quadrati ai fini dell’applicazione delle norme sulla perequazione stabilite dal Pgt (piano di governo del territorio). Nel dettaglio: il piano integrato d’intervento, tra area commerciale, aree che verranno regalate al Comune, nuove strade e zone della viabilità dove saranno realizzati interventi (ad esempio il semaforo intelligente all’incrocio tra le vie Gasparotto e Tasso) è di 43.000 metri quadrati. Il terreno dove verrà costruito il nuovo supermercato e tutte le strutture connesse è di 24.000 metri quadrati. Il punto vendita sarà di 8.429 metri quadrati, distribuito su tre piani. Capitolo parcheggi. È previsto quello, ad uso della clientela ma non solo, di quasi 20.000 metri quadrati, su tre piani, per un totale di 669 posti. E poi un parcheggio a raso, di 1.179 metri quadrati complessivi che verrà dato al Comune. Nella convenzione vengono quindi elencate le opere che il privato dovrà realizzare: tre rotatorie, la principale all’incrocio tra via Gasparotto e viale Europa, davanti quindi all’ex Malerba; la nuova strada - primo tratto della bretella Gasparotto-Borri - che collega via Gasparotto all’autostrada, con nuovi accessi e uscite; illuminazione pubblica. Il conto è presto fatto: quasi nove milioni e mezzo di investimenti, di cui più di un terzo relativo al primo “pezzo” della bretella. Esselunga dovrà poi versare, in soldoni, oneri di costruzione per oltre un milione di euro. Dal momento in cui verrà sottoscritta la convenzione, Esselunga avrà tempo massimo sei anni per realizzare le opere; se ciò non avverrà, Palazzo Estense potrà tenersi la fidejussione.
L’accordo di programma era stato perfezionato dalla precedente amministrazione comunale che aveva appunto chiesto, come contropartita, il primo tratto della Gasparotto-Borri, infrastruttura ritenuta fondamentale nell’ottica di snellire il traffico di attraversamento del centro cittadino. È la stessa valutazione che fa ora la nuova giunta, guidata dal sindaco Davide Galimberti? In parte. L’assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, Andrea Civati, conferma che il primo tratto (tutto a spese di Esselunga) è utile e verrà realizzato, mentre il secondo (dall’autostrada a viale Borri, all’altezza della chiesa dei frati, a spese del Comune) ha poche chance. «A meno che - spiega Civati - lo studio che stiamo facendo per migliorare l’ingresso in città da largo Flaiano, non dimostri che tutta la Gasparotto-Borri è essenziale. Ma dubito».
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