DISPOSTO L’ALLONTANAMENTO
Estorce 100mila euro alla madre
Quarantenne picchiava la donna e la minacciava di morte per comprarsi droga e giocare alle slot

«Ti ammazzo bastarda»: parole che una madre non vorrebbe mai sentire da un figlio, eppure la sessantaseienne ha dovuto ascoltarle in silenzio, sborsando di volta in volta somme di denaro che gli inquirenti hanno calcolato in un totale di circa 100mila euro.
A cosa gli servivano tutti quei soldi? A quanto pare per acquistare stupefacenti e mantenere il vizio delle slot machine.
L’altro giorno quel figlio violento e vorace è stato colpito dalla misura cautelare dell’obbligo di allontanamento dall’abitazione familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla mamma. Nei prossimi giorni l’indagato - un quarantenne legnanese accusato di maltrattamenti ed estorsione - sarà interrogato dal gip Nicoletta Guerrero. Stando a quanto ricostruito dal pubblico ministero Rossella Incardona e dai carabinieri, che hanno raccolto le querele dell’anziana, quell’inferno sarebbe iniziato a fine 2017. «Mi devi dare i soldi sennò ammazzo tutti», era la minaccia più ricorrente. Se la donna non lo accontentava si scatenava il finimondo: il quarantenne partiva con insulti pesantissimi e umilianti, arrivando a darle della prostituta. E poi spaccava i mobili, sbatteva le porte, rompeva suppellettili. Si scagliava anche contro le parti comuni del condominio infrangendo le vetrate del portoncino comune e rompendo i vasi. «Trovami 50 euro altrimenti vengo lì e spacco tutto, ti faccio fuori».
Ogni giorno la sessantaseienne era obbligata a privarsi di somme che oscillavano da 10 euro a 1500, a seconda dell’esigenza. Un giorno il quarantenne arrivò addirittura a spingerla con così tanta violenza da farla rovinare a terra.
La madre, terrorizzata, più di una volta dovette chiedere prestiti ai vicini pur di placare la furia del figlio. «Non so come faccia l’uscio di casa sua a non essere ancora caduto», ha dichiarato uno dei residenti. «Non ha orari, sbatte le porte a ogni ora del giorno e della notte, grida “vieni qua, ti ammazzo, ti spacco”»,
E c’è poi un altro elemento che non depone a suo favore, ossia la querela sporta dalla fidanzata lo scorso settembre per percosse e minacce e poi quella di una vicina di casa, pure lei minacciata. Anche la documentazione bancaria parla chiaro: dal primo gennaio al 21 settembre la vittima ha prelevato tranche da 12mila euro, 5mila euro e infine da 143mila 250 euro. Certo, la cifra è comprensiva anche delle spese personali. Ma gli inquirenti le hanno calcolate e dalla loro stima l’anziana per sé avrebbe attinto circa 10mila euro. A parere del gip l’indagato non ha alcun freno inibitore e quindi potrebbe reiterare le condotte. Secondo gli inquirenti i suoi comportamenti sarebbero connotati da serialità e continuità, per questo è necessario l’allontanamento.
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