L’INTERVISTA
Bruttina per poco, Fabiola conquista Milano
Con “Sanremo Musical” al Nuovo fino a domenica: la giovanissima artista di Busto canta, recita e sul palco si trasforma

Giovane, bella, nonché l’unica rappresentante della nostra provincia (almeno sul palco) in “Sanremo Musical”, in scena al Teatro Nuovo di Milano (piazza San Babila) fino a domenica 27 maggio.
È Fabiola Poretti, nata nel 1996 a Busto Arsizio, che nel musical interpreta Samantha, una ragazza inizialmente timida e un po’ impacciata che si trasformerà completamente. Lo spettacolo è stato scritto da Isabella Biffi (in arte IsaBeau, che ne cura anche la regia) e Salvatore De Pasquale; ripercorre la storia del Festival dagli inizi fino all’edizione di quest’anno attraverso la storia di 8 ragazzi (4 femmine e 4 maschi), che si ritrovano davanti al Teatro Ariston per fare un musical.
Per superare la selezione dovranno dimostrare di conoscere tutta la storia di Sanremo, così cominciano a studiare e intanto tra loro si creeranno dei legami speciali.
Ci racconta com’è nata la sua esperienza a Sanremo Musical?
«Come nella storia, anche la mia è nata al Teatro Ariston di Sanremo. La prima audizione è stata a inizio ottobre dell’anno scorso e la notte prima non avevo quasi dormito, avevo addosso un’ansia incredibile, un’adrenalina assurda. Fare un’audizione in quel luogo per qualsiasi cantante suscita diverse emozioni. Quando mi hanno detto che ero stata presa quasi non ci credevo. Ero appena uscita dall’accademia ed era il musical dei miei sogni, visto che arrivo dalla musica pop».
Ci descrive il suo ruolo?
«Interpreto Samantha, la classica ragazza bruttina, con codini e occhiali, che nessuno guarderebbe mai; è un po’ svampita, spesso fa delle domande ovvie e dice anche delle grandi verità che gli altri considerano dei tabù. È un personaggio comico, fa molto ridere. È innamorata di Romano che non la guarda nemmeno, così si mette d’impegno, si mette tacchi alti, un vestito sensuale, scioglie i lunghi capelli. Insomma, diventa molto bella e riesce a conquistarlo».
Qualche ricordo legato a Busto Arsizio?
«Ci sono nata e ci vivo ancora, ho passato tutta la vita qui, anche quando facevo l’Accademia a Milano facevo avanti e indietro. Non potrei starci lontana, sono davvero molto legata a Busto».
Che studi ha fatto?
«Il Liceo artistico a Busto (scenografia), ma già a 10 anni ho deciso che volevo fare la cantante. Poi ho frequentato l’Accademia di musical MTS di Milano, amo il pop ma ho scoperto che anche il teatro e la recitazione sono mondi magici».
Ha avuto altre esperienze in campo teatrale?
«Prima di “Sanremo Musical” ho fatto degli spettacoli amatoriali al Teatro Manzoni di Busto Arsizio, ero Wendy in Peter Pan, poi “Midsummer Night’s Circus” al Teatro della Luna e Hair Musical Tribute, entrambi per Expo Experience. L’anno scorso ho fatto il musical “Chapeau” al Teatro Nazionale per MTS».
Quali sono i suoi musical preferiti?
«Di internazionale dico subito “Les Misérables, di italiano “Peter Pan” e “Spamalot”, quest’ultimo con Elio (delle Storie Tese) perché fa morire dal ridere».
E dopo “Sanremo Musical”?
«Per ora vediamo come andrà lo spettacolo, più avanti si vedrà, intanto continuo a studiare canto a Milano alla scuola di canto e musica VMS e faccio serate in giro cantando nei locali. Poi vedremo dove ci porterà questo musical, vale la pena vederlo».
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