LA SENTENZA
Crac Intersol di Monvalle: assolti
Per i fratelli Vedani il pm aveva chiesto 4 anni

«Assolti per non aver commesso il fatto». Si è concluso con questa sentenza il processo ai fratelli Massimo e Alberto Vedani, titolari della Intersol, fabbrica di occhiali da sole fallita nel 2009. Per quel crac erano finiti nei guai insieme con il padre Bartolomeo, morto recentemente. La Procura di Varese contestava loro la bancarotta fraudolenta, sia distrattiva - per la quale il pubblico ministero Giulia Grillo ha chiesto la doppia condanna a 4 anni e 3 mesi di reclusione - sia quella documentale, per la quale la stessa pm ha chiesto l’assoluzione. Secondo l’accusa, i fratelli Vedani - amministratori di diritto fino al 2005, ritenuti amministratori di fatto nei successivi quattro anni -, invece di chiedere il fallimento di fronte a una situazione sempre più critica avrebbero continuato a gestire la società con operazioni, come «aumenti di capitale fittizi», tali da nascondere la progressiva erosione del patrimonio arrivando a «provocare il dissesto della società, con falso in bilancio seguito da fallimento, con passivo di nove milioni di euro».
Ricostruzione contestata dal difensore dei Vedani, l’avvocato Corrado Viazzo, secondo il quale gli imprenditori fecero di tutto per salvare la società e le cento famiglie che vi lavoravano: «Gli aumenti di capitale erano reali. Fecero una scelta etica per non mandare a casa le persone. Che cosa avrebbero salvato chiedendo il fallimento? Per me, il tribunale delle persone perbene li assolverebbe». E anche il Tribunale di Varese li ha assolti.
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