FERRAGOSTO
Festa della Montagna, ”invasione” al Campo dei Fiori
In migliaia all’evento organizzato dagli alpini. Assunta, l’arcivescovo Ganswein al sacro Monte

Ieri, giovedì 15 agosto, nel giorno della solennità dell’Assunta, i varesini hanno letteralmente preso d’assalto il Sacro Monte e il Campo dei Fiori. Ospite d’eccezione nel borgo di Santa Maria del Monte che celebrava la festa patronale. La tradizionale veglia della vigilia e la solenne messa pontificale di ieri pomeriggio sono, infatti, state presiedute dall’arcivescovo Georg Ganswein, nunzio apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia e già segretario particolare di Papa Benedetto XVI e Prefetto della Casa Pontificia. Al mattino, inoltre, in santuario, l’arciprete emerito del borgo, monsignor Erminio Villa, ha ricordato con una messa il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione presbiterale.
LA FESTA DEGLI ALPINI
Migliaia di persone, anche quest’anno, sono salite in vetta al Campo dei Fiori per vivere la giornata conclusiva della Festa della Montagna organizzata dal Gruppo cittadino dell’Associazione nazionale alpini e per partecipare alla messa celebrata dal vicario episcopale, don Franco Gallivanone, ai piedi delle Tre Croci. Ogni anno, infatti, da mezzo secolo le Penne nere della sezione varesina dell’Ana, il giorno di Ferragosto si ritrovano al Campo dei Fiori per onorare la memoria dei Caduti senza croce e dei militari caduti in operazioni di pace perché, come ha sottolineato il presidente della sezione di Varese dell’associazione, Franco Montalto, «ricordare i Caduti senza croce non è solo rispondere ad un dovere associativo ma, fare memoria di coloro che non sono mai tornati a casa e dei quali non si sa dove riposino le spoglie, significa anche rispettare il desiderio di tanti nostri reduci, tra i quali l’indimenticato tenente Nelson Cenci».
IL RICORDO
Nel corso della giornata, in più occasioni è stata ricordata la figura e l’opera di monsignor Tarcisio Pigionatti, il cappellano degli alpini e dei vigili del fuoco varesini scomparso nel 1997, che cinquant’anni fa guidò il progetto di restauro delle Tre Croci e ideò l’appuntamento che, di anno in anno, è cresciuto diventando la proposta irrinunciabile del Ferragosto varesino. Inoltre, prima della messa, il presidente Montalto e il vicario episcopale hanno svelato la targa commemorativa dedicata a don Tarcisio, posta lungo la Via Sacra che porta in vetta, recentemente restaurata dall’Unità di Protezione civile della sezione Ana guidata da Stefano Fidanza. La manifestazione, organizzata dal Gruppo diretto da Antonio Verdelli, ha fatto registrare un nuovo straordinario successo, frutto – come ha evidenziato il capogruppo - «della professionalità, grande voglia di fare e fantastica semplicità» degli oltre cento volontari che per una settimana, dal mattino alla sera, «lavorano per fare del bene». Il ricavato della Festa, infatti, verrà distribuito prima di Natale ad alcune realtà associative o istituzionali impegnate sul territorio provinciale in progetti di solidarietà sociale.
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