SICUREZZA
Frana, tornano a casa le famiglie sfollate
Il sindaco di Sangiano ha revocato l’ordinanza dello scorso 22 novembre

Sono rientrati in questi giorni, dopo la revoca del provvedimento di evacuazione per motivi di prevenzione, le due famiglie di via Fantoni le cui abitazioni erano minacciate dai franamenti rocciosi della parete sovrastante del San Clemente.
L’ordinanza urgente, emessa lo scorso 22 novembre dal sindaco di Sangiano, Daniele Fantoni, a seguito appunto del franamento di quattro massi che, grazie alle azioni di prevenzione, erano stati bloccati dalle reti paramassi erette dagli stessi proprietari delle due abitazioni.
Sul posto, erano giunti il tecnico comunale, il geologo, la protezione civile regionale e la protezione civile di Laveno Mombello e Sangiano (da poco riunite) e il sindaco. Nel corso dei controlli si è accertata la presenza di altre rocce, precipitate su un falso piano posto più a monte con la possibilità di nuovi distacchi. Da alcuni giorni, grazie ad un provvedimento regionale di somma urgenza, stanno lavorando i rocciatori della Geoprotection di Villa di Tirano, Sondrio, gli stessi rocciatori che dal 1979 alla fine degli anni ‘90 hanno operato sulla parete lavenese del Sasso del Ferro, posizionando circa due chilometri di reti paramassi ed ingabbiando a monte le pareti rocciose. La revoca dell’ordinanza del sindaco, che ha permesso alle due famiglie di rientrare nelle rispettive abitazioni, è stata data dopo che i rocciatori, seguiti dal geologo, hanno rimosso dalla parete i massi pericolanti che sono stati fatti precipitare in sicurezza, con la collaborazione della protezione civile di Sangiano e Laveno che ha tenuto sotto controllo la situazione a valle.
Ieri, sabato 7 dicembre, si è poi provveduto alla rimozione di alcuni massi precipitati ed è stata effettuata una pulizia del sottobosco che si trova sopra le abitazioni dove nei prossimi giorni la Geoprotection posizionerà delle nuove reti paramassi, alte circa tre metri, sotto l’intera parete rocciosa, del tutto simili a quelle posizionate sul Sacro Monte nello scorso aprile.
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