IL CASO
Frontale alla Rasa, «subito gli autovelox»
Il consigliere comunale del Pd Lorenzo Macchi chiede più sicurezza

Il grave incidente verificatosi ieri, domenica 6 aprile, lungo la strada provinciale della Rasa, a un tiro di schioppo dal centro abitato, ha riportato prepotentemente alla ribalta la pressante questione della necessità di una maggiore regolamentazione della velocità su un tratto stradale da tempo considerato critico. L'alta incidentalità e la visibilità ridotta di quel particolare segmento di provinciale rappresentano un pericolo costante per automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. A sottolineare l'urgenza di interventi concreti è Lorenzo Macchi, consigliere comunale del Pd e presidente della commissione Sicurezza del Comune di Varese, che in una nota esprime con forza la sua posizione: «È un dato di fatto che la realizzazione delle Zone 30 e l'installazione di rilevatori di velocità nelle zone più delicate si siano dimostrate un efficace deterrente a premere il pedale sull'acceleratore: viale Europa ne è una dimostrazione tangibile».
L'esempio di viale Europa, dove l'introduzione di misure di controllo della velocità ha portato a una sensibile diminuzione degli incidenti, viene citato come modello da seguire anche per la problematica arteria della Rasa. «Per evitare corse a tutta velocità nel tratto della provinciale della Rasa - prosegue Macchi, - l'installazione di rilevatori elettronici nelle due direzioni è oggi una necessità in grado di prevenire incidenti e garantire una maggiore sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada, come richiesto da tempo anche dai residenti del quartiere».
La voce dei residenti, da tempo preoccupati per la pericolosità della strada, si unisce dunque all'appello del presidente della commissione Sicurezza.
La questione, secondo Macchi, non può più essere procrastinata: «È una priorità che non può essere rimandata, e su questo serve chiarezza da parte del ministro Salvini», afferma con decisione. Il riferimento è alle recenti oscillazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla regolamentazione dei dispositivi di controllo della velocità: «In un primo momento ha dichiarato guerra totale ai dispositivi di moderazione della velocità, poi con una brusca frenata ha sospeso il decreto che avrebbe dovuto regolamentarli, di fatto lasciando enti locali e automobilisti nel caos più totale».
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