IL FENOMENO
Funghi in Svizzera ma occhio alle multe
Cercatori varesini oltre frontiera. In montagna già segnalati porcini fioroni, finferli e anche alcune russole. I consigli dell’esperto

A cercar funghi. Si va, ma sono davvero pochi in questi giorni, all’ombra del Sacro Monte. Sono stati segnalati i primi ritrovamenti di porcini e finferli, bisogna sapere dove cercare e comunque «alle basse quote c’è carestia». Parola di Sergio Ruini, affermato micologo e scrittore, “faro” a livello italiano per conoscere e riconoscere i funghi.
PENDOLARI DEL GUSTO
Gli appassionati (anche della buona tavola), tendono dunque ad andare oltreconfine. Certo ci sono le zone dei nostri boschi a due passi da casa – leggi Brinzio e Cabiaglio - ma la passione porta più o meno distante, in Piemonte (dove si sono già verificati i primi incidenti) ma soprattutto in Svizzera. E non dietro l’angolo, a Mendrisio o giù di lì.
Solo che bisogna stare molto attenti, perché le leggi sono diverse in Svizzera e si rischiano fior di multe.
«Sono stati segnalati i primi ritrovamenti in montagna soprattutto di porcini fioroni (Boletus reticulatus o aestivalis), finferli o galletti e alcune russole (Russula virescens, amoena e parazurea) ma alle basse quote c’è ancora molta carestia», spiega Sergio Ruini che è autore di volumi-bibbia per i fungiatt ma anche di libri dedicati alla salute a tavola.
Molti cercatori sono però dei pendolari accaniti del Canton Ticino e del Canton Grigioni oltre che “aficionados” della zona Pradecolo, Monte Lema, lago Delio e delle nostre zone alle porte della Valcuvia. Occorre ricordare a tutti i fungiatt che in Svizzera sono molto severi e fiscali e le multe sono salatissime, oltre al sequestro dei funghi, se si superano i quantitativi permessi (in molte zone un chilo ma occorre informarsi zona per zona). E c’è anche un altro aspetto.
«Non tutti i poliziotti svizzeri conoscono bene i funghi e spesso contestano la raccolta di farè (Neoboletus erythropus) e leccini (Leccinum versipelle, corposo fungo delle betulle) che in alcune aree del Canton Grigioni non sono funghi limitati, con i porcini veri e propri che sono soggetti invece al quantitativo limitato».
Dunque vale la regola dell’informarsi sempre prima di avventurarsi alla ricerca, con il rischio di trasformare una passione e un divertimento in una giornata triste di rabbia e soldi spesi in sanzioni.
SPORTELLO ATS ANCORA CHIUSO
Insieme ai funghi commestibili è bene ricordare che ce ne sono molti non eduli, cattivi e addirittura velenosi anche con esito mortale. «Come i Tylopilus e Caloboletus amarissimi come il fiele e indigesti oltre alle amanite pericolose che però molti hanno incominciato a conoscere o a credere di conoscere - spiega il micologo - e come certi altri funghi pericolosissimi come parecchi cortinari, inocibi ed altre specie poco conosciute ma molto allettanti».
Il consiglio è sempre quello del controllo all’Ats Insubria di via Rossi. Lo sportello micologico attualmente è ancora chiuso ma, per ora, si può chiedere il controllo telefonando al centralino (0332 277111). Sarà poi comunicato un numero diretto per la richiesta della verifica e i nuovi giorni e orari dello sportello che dovrebbero essere dalle 10 alle 13 al lunedì e dalle 14 alle 16 al giovedì.
I controlli di ciò che si mangia vanno fatti perché, come insegna Sergio Ruini, «un fungo non vale un avvelenamento o addirittura una vita umana».
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