IN LOMBARDIA
Fungo delle mie brame
Tra pianure, boschi, ceppaie, pinete e le Prealpi. Nel Parco del Campo dei Fiori e Valli del Verbano. Molto frequentate sono anche la Valceresio e la Valganna

L’autunno è arrivato e uno dei suoi profumi più piacevoli è indubbiamente quello dei funghi nel piatto. Già. Ma, prima, bisogna trovarli. Dove andarli a cercare? Si sconsiglia di chiedere a qualche amico fungiatt, che per nessun motivo rivelerebbe i luoghi segreti dove va a raccoglierli ogni anno. Quindi, per chi volesse iniziare questa attività, si consiglia di andar per boschi in qualche area ideale per la crescita dei frutti nei boschi ed esplorarla liberamente, creandosi la propria “mappa di raccolta”. Prima di avventurarsi tra gli alberi e i pendii che, chiaramente, sono al di fuori di sentieri tracciati, il suggerimento principale è quello di andar per funghi in sicurezza, perché in questi anni sono esponenzialmente aumentati gli incidenti, anche tragici. Bisogna anche tenere comportamenti corretti per rispettare la natura evitando l’allucinante fenomeno di qualche fungiatt che fa letteralmente tabula rasa dei boschi, in barba ai limiti di raccolta previsti.
Venendo invece agli aspetti più gradevoli, in Lombardia, se si ha un minimo di occhio e di capacità di muoversi nella natura, è abbastanza semplice trovare funghi: tra pianure, boschi, ceppaie lungo i fiumi, pinete silvestri e sui rilievi prealpini sono abbastanza comuni chiodini, prataioli, ovuli, gallinacci, pioppini e, con un po’ di fortuna, è possibile tornare a casa con un paniere colmo. Più difficile, ma anche molto più soddisfacente, è trovare lui, il re dei funghi: il porcino. Innanzitutto, perché non cresce ovunque, né in tutte le stagioni e neppure sempre, ma solo in certe condizioni, generalmente nelle ore seguenti un po’ di pioggia. Poi perché… si nasconde bene o addirittura, appare all’improvviso, proprio dove si era cercato poco prima. Questo perché, per crescere, impiega generalmente qualche ora, raggiungendo anche notevoli dimensioni.
Nel Varesotto le zone più interessanti sono sicuramente quelle dove nasce il boletus edulis (il nome scientifico del porcino), ovvero ai piedi di faggete e castagneti. Si può andare in cerca nel Parco del Campo dei Fiori, oppure nei territori delle Valli del Verbano, nei centri dell’alto Varesotto che si affacciano sul lago Maggiore: sono queste le destinazioni più battute dai fungiatt varesini. Molto frequentate anche la Valceresio e la Valganna, specialmente tra Cuasso al Monte e Marzio. Con un po’ di fortuna si può provare a trovare qualcosa anche nel Parco del Ticino e nel Parco Pineta di Tradate. Spostandosi sull’altra sponda del Verbano, nel Vco ci sono dei boschi notoriamente generosi. Le mete più gettonate, in questo caso, sono i declivi del Vergante e le pendici del Mottarone. Se poi ci si spinge più a nord rispetto alla montagna “dei due laghi”, tra Cusio e Verbano, per arrivare direttamente in Ossola, sicuramente la Valle Vigezzo è uno dei posti migliori.
Spostandosi verso la zona del lago di Como, le zone migliori per trovare i porcini sono i boschi intorno ai comuni di Ronago, Uggiate, Bizzarone e Drezzo, ma soprattutto i boschi della Valle d’Intelvi più alti, vicini al confine svizzero. Non lontane dalla provincia di Varese, quest’area è particolarmente battute dagli esperti, in particolar modo la zona che sovrasta Pian delle Alpi e quella tra l’Alpe di Pigra e quella di Colonno. Andando ancor più lontano, la zona migliore per raccogliere i porcini in Lombardia è probabilmente la provincia di Sondrio, quindi i boschi della Bassa Valtellina in tante diverse località, come Albaredo, Bema, Buglio in Monte, Cosio Valtellino, Costiera dei Cech, Pedesina, Rasura, Talamona, Val Gerola Alta. Nella provincia di Bergamo, il primato spetta alla Val Brembana, dove le località migliori per la raccolta dei porcini e di funghi in generale, sono: Branzi, Carona, Dossena, Foppolo, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Taleggio, Valleve, Valnegra, Valtorta.
Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta. Male che vada, anche se un fungiatt doc non sarà particolarmente d’accordo, se il cestino resterà miseramente vuoto, si sarà comunque passata una splendida giornata nella natura.
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