L’ODISSEA
Gallarate, ancora truffe agli anziani
Dodici raggiri in due mesi. I malviventi entrano in azione al mattino

I dati ufficiali parlano di dodici colpi e uno tentato, messi a segno da finti addetti al controllo di gas e acqua nei primi due mesi del 2023 nel Gallaratese.
L’unico modo per evitare i malviventi è non aprire la porta di casa e chiamare il 112. La sola telefonata alle forze dell’ordine e al numero unico di emergenza li mette in fuga.
È una piaga dilagante di questi tempi: le vittime preferite sono le persone anziane che vivono sole. Secondo una stima, al di là delle denunce, risulterebbe almeno un caso al giorno di truffa o tentata truffa. Difficile fare un identikit di questi soggetti che agiscono sempre in coppia, hanno modi gentili e affabili, parlano senza un accento particolare e un italiano corretto. Scandiscono molto bene le parole, in modo che i pensionati capiscano e siano rassicurati. Insomma tecniche messe a punto per fregare le persone deboli e indifese. Tipico è il raggiro che parte da una telefonata con cui si annunciano disgrazie capitate a qualche parente. I malviventi prediligono le aree dove è facile scappare, agiscono ogni giorno della settimana ma cambiano le fasce orarie. Il lunedì e i primi giorni della settimana i truffatori scelgono la mattina presto, negli altri giorni si muovono a ridosso di mezzogiorno. Questo almeno è il dato statistico che emerge dalle denunce. Si tratta di una delle insidie che tolgono serenità all’ambiente, molti dopo il raggiro faticano a riprendersi.
E per questo motivo in tutta la provincia comandi e stazioni dei carabinieri sono in prima linea per combattere questo tipo di reati insidiosi, indigesti e soprattutto diffusi. Tra i comandi in prima linea spicca quello di Gallarate che coordina dieci stazioni locali nel territorio del sud est della provincia. I militari hanno infatti ripreso le attività nei paesi e non solo in città al fine di incontrare le persone anziane, incontri che vengono organizzati con le amministrazioni locali, parrocchie e associazioni in modo da poter fare vere e proprie lezioni alle persone e che siano una cassa di risonanza per diffondere la cultura della sicurezza.
Del resto, anche durante gli incontri pubblici i carabinieri insistono su alcuni punti a partire dall’unico vero deterrente: fermarsi, non aprire la porta di casa e chiamare il 112. Sempre più spesso accade che i balordi curino le persone anziane mentre sono fuori casa per commissioni e riescano a entrare con loro nelle abitazioni, prendendoli in contropiede. Per questo la presenza capillare dei carabinieri e gli incontri sempre più frequenti tra militari e anziani si sta rivelando un metodo di contrasto efficace: dialogo, spiegazioni, rassicurazioni aiutano la comunità a contrastare il fenomeno.
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