LA RICORRENZA
Gallarate, bengalesi in festa
Ritrovo in piazza Giovanni XXIII per celebrare la “Giornata della lingua madre”. Presente De Bernardi Martignoni
Un minuto di silenzio per ricordare i ragazzi che nel 1952 vennero uccisi per difendere la loro lingua, proprio quando in Bangladesh scocca la mezzanotte e inizia il 21 febbraio. Poi, l’inno d’Italia perché Dacca è casa ma Gallarate è casa allo stesso modo.
Più di cento, questa sera, lunedì 20 febbraio, i bengalesi della comunità gallaratese che si sono radunati in piazza Giovanni XXIII all’ora di cena per ricordare la giornata della lingua madre, una delle feste più importanti per il Bangladesh perché ne celebra l’indipendenza linguistica, la cui importanza è stata riconosciuta anche dall’Unesco.
E questa volta, dopo tre anni di restrizioni a causa del Covid, anche le donne sono scese in piazza a Gallarate, con il capo coperto da veli delicati e in mano una rosa da dedicare all’identità delle loro famiglie. Famiglie che sono capaci di cantare tanto in bengalese quanto in italiano.
Presente alla cerimonia anche Giuseppe De Bernardi Martignoni, invitato a rappresentare tutti i gallaratesi in uno degli ultimi appuntamenti da presidente del Consiglio comunale cittadino dopo la recente elezione in Consiglio regionale.
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