SICUREZZA
Gallarate, bulli nel negozio di Sparacia
«Uno è entrato armato di bastone, sono riuscito a cacciarlo fuori»

«Sono in giro a fare i bulli, ma io li ho mandati via. Spero che non facciano del male a nessuno. L’atteggiamento è aggressivo, magari altri colleghi si spaventeranno».
Gianni Sparacia, personaggio ben noto a Gallarate per il suo negozio di parrucchiere e per l’attenzione alla vita politica cittadina (pochi giorni fa ha ottenuto la benemerenza civica), mette in guardia rispetto a un gruppetto di «ragazzotti italiani e stranieri».
Sabato 15 gennaio, attorno alle 20, uno di loro è entrato nel suo negozio, armato di bastone. Si è seduto su una delle poltrone da barbiere e ha iniziato a fare il bullo, mentre altri 7-8 amici all’esterno controllavano cosa accadesse dietro le vetrine.
«Gli ho chiesto cosa avesse bisogno, ma lui si appoggiava in giro e poi si è seduto. Dava colpi alla poltrona, come fosse il padrone di casa – racconta Sparacia – Certi soprusi non li accetto. Mi sono arrabbiato e, girata la poltrona, l’ho preso per le spalle, invitandolo a uscire e spingendolo fuori. Non sono un gigante, lui era grosso. Ma non ho avuto paura. Non sono stato aggressivo ma deciso. Certi modi non mi piacciono proprio».
Il parrucchiere ha capito al volo che quel ragazzo volesse creare confusione, «magari con l’intento di portarsi via dei soldi». «Altri 2-3 si sono fatti avanti sulla porta – continua – Non ci ho visto più e ho spintonato fuori il primo. C’era un cliente, per fortuna, grande tre volte me. Si è messo in mezzo per cercare di calmarli». Fatti uscire i ragazzi, Sparacia ha chiamato i carabinieri, come aveva annunciato a gran voce: «Da fuori il bulletto agitava il bastone, come a dire “te la farò pagare”. I militari sono arrivati subito e sono corsi a cercare il gruppo, che nel frattempo era scappato via. Credo che i ragazzi siano stati in giro a infastidire altri. Non li ho mai visti prima, non credo siano di Gallarate. È stato un brutto momento, non mi era mai capitato in tanti anni di attività. Adesso alla sera mi toccherà chiudere a una certa ora, io che ho sempre tenuto la porta aperta. Grazie a Dio non mi hanno fatto nulla, speriamo non facciano male ad altri».
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