VERSO LE ELEZIONI
«Basta rivendicazioni»
Il sindaco Andrea Cassani scontento delle lotte fra alleati

Ecco la data: venerdì 19 marzo. Da questo giorno i partiti e le liste della coalizione di centrodestra che sostiene la ricandidatura a sindaco dell’uscente Andrea Cassani si siederanno al tavolo per confrontarsi sul programma da sottoporre agli elettori. Ma fino a giovedì 18, termine entro il quale presentare le proprie proposte con l’obiettivo di ottenere i milioni messi a disposizione dal bando regionale, la concentrazione dell’alleanza di governo cittadino deve essere dedicata all’opportunità della rigenerazione urbana. È lo stesso Cassani, incassato con grande soddisfazione il fresco sostegno del neonato Centro popolare Gallarate, a segnare l’agenda dei prossimi passi con particolare riferimento all’individuazione dei temi sui quali costruire la proposta amministrativa con la quale affrontare le Comunali 2021. Oltre a richiamare all’ordine gli alleati troppo inclini alle strategie di bandiera «poco comprese dai gallaratesi». Di fatto, pur da lui non citati espressamente, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Scelte sagge e battaglie
Perché, se ottiene subito la sottoscrizione della sua ricandidatura dal movimento che raggruppa ciellini ed ex democristiani dorotei in una vera lista ispirata al cattolicesimo democratico, non ha ancora quella di FI. E pure quella di FdI fino a poco tempo fa era in dubbio. «Al di là delle battaglie partitiche, tutti sanno che queste sono elezioni di interesse per la città», afferma il sindaco. «Alla fine penso che tutti faranno scelte sagge. Anche perché l’elettorato locale non capisce le battaglie che hanno un senso provinciale o regionale». Come quella di mettere in discussione il suo nome. Quindi, fuori dai denti: «È difficile spiegare a chi lo chiede - e ne ho incontrati tanti - le ragioni di alcune rivendicazioni di partito. Per di più quando a livello locale i rapporti interpersonali sono buoni». Appunto al tavolo del centrodestra. Perciò Cassani è ottimista: «Ho fiducia nel fatto che si arrivi presto a un accordo unanime». Su di lui, tra tutti gli alleati.
Istanze, punti e progetti
Intanto arriva il consenso immediato al Cassani-bis dall’ultimo arrivato. O meglio: quel Centro popolare ufficializzato sabato e costruito in cinque anni di Laboratorio civico popolare. Perché il progetto parte da lontano, da quando questi centristi viaggiavano in ordine sparso. Ora che si sono riuniti intorno a scelte di campo precise (sussidiarietà, inclusione, solidarietà, sicurezza, sanità territoriale), volendo continuare a governare, chiedono che la coalizione lavori a un programma. «Oltre a loro, io posso dire con sicurezza che almeno due componenti sono già ben disposte: la Lega e la lista civica Cassani», rimarca il sindaco. «Ma penso che anche gli altri partiti siano interessati. Comunque, potremmo iniziare a valutare istanze, punti, desiderata e progetti dopo il 18 marzo. chiudiamo prima la partita della rigenerazione urbana».
Preparazione non scontata
Proprio il percorso verso il bando regionale è il banco di prova del confronto. Al quale Centro polare partecipa in virtù del fatto che un suo componente di spicco è il presidente del consiglio comunale Donato Lozito. «Ho avuto modo di conoscere le persone che hanno dato vita a questo movimento durante una riunione del Laboratorio», spiega il sindaco. «Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal livello politico che c’era a quell’incontro e che denota una preparazione non scontata. I loro valori sono qualificanti e condivisi anche da noi. Mi fa piacere quindi che abbiano scelto di sostenermi convintamente». Nell’attesa della convinzione anche di qualcun altro.
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