IN MUNICIPIO
Colombo presidente del Consiglio di Gallarate
La nomina dopo le dimissioni di De Bernardi Martignoni

Cambio alla guida del Consiglio comunale di Gallarate: Marco Colombo (Fratelli d’Italia) è il nuovo presidente. Un’elezione che arriva solo al quarto scrutinio. «Dimostrerò di essere imparziale», afferma Colombo. Il consesso civico è tornato a riunirsi questa sera, martedì 23 maggio, e in apertura è stato rispettato un minuto di silenzio in ricordo di Dario Terreni (ex consigliere comunale scomparso a fine aprile), delle vittime dell’alluvione in Emilia Romagna e per le vittime della strage di Capaci.
IL CAMBIO
Come primo punto all’ordine del giorno c’è proprio l’elezione del successore di Giuseppe De Bernardi Martignoni (FdI) che aveva presentato le sue dimissioni lo scorso 3 maggio. Una scelta che, come ribadito da Martignoni, non è stata presa per incompatibilità con la sua elezione in consiglio regionale ma per «rispetto del ruolo e dell’impegno necessario per svolgere al meglio questo compito». La maggioranza, fin da subito, ha proposto un nome: Marco Colombo. E così, come prevede il regolamento, è stata la consigliera più anziana (dato che ha preso più voti nella lista più votata alle ultime elezioni) Anna Zambon (Partito Democratico) a dare il via al dibattito ed al voto con scrutinio segreto.
LA DISCUSSIONE
Quando inizia la discussione all’appello manca Martignoni e il sindaco Andrea Cassani invoca il senso di responsabilità del centrosinistra per garantire l’elezione. Problema rientrato, dal punto di vista dei numeri, quando fa il suo ingresso l’ex presidente ma allo stesso tempo si accende il dibattito. Giovanni Pignataro (Partito Democratico) evidenzia come «data la stima personale» avrebbero fatto voto di astensione ma, dopo la mozione presentata da FdI e firmata proprio da Colombo, le carte in tavola sono cambiate. Un atteggiamento definito «incompatibile con il ruolo super partes» e chiede alla maggioranza di individuare un altro nome. Secca la replica di Cassani: «Penso che Colombo sappia recitare la parte che ruolo richiede». Massimo Gnocchi (Obiettivo Comune Gallarate) sceglie di non partecipare alla votazione perché spiega «ritengo che chi si accinge a ricoprire ruolo istituzionale avrebbe dovuto avere un comportamento differente». Per Martignoni non partecipare al voto è «un gesto irrispettoso» ed una «presa di posizione pretestuosa».
LA VOTAZIONE
E lo spoglio non ha riservato nessuna sorpresa sul nome del presidente anche se ci sono volute quattro votazioni per eleggere il nuovo presidente. Un dettaglio politico che, a molti, non è passato inosservato. Al quarto giro quindi, con 13 voti a favore (i sette esponenti dell’opposizione hanno votato per Luca Colombo della Lista Cassani) Marco Colombo è il nuovo presidente del consiglio. Dopo i ringraziamenti di rito Colombo ha sottolineato, sempre in merito alla mozione presentata da Fdi, come «quando uno è il consigliere comunale ed il dirigente di partito non è che in vista di una elezione va in giro con il saio e sandali perché ha comunque un’appartenenza politica ma questo non vuol dire che io non possa essere imparziale come già dimostrato in altre occasioni che sono venuto incontro alle esigenze della minoranza». Con lui è stato rinnovato anche tutto lo staff di presidenza: la vicepresidenza vicaria è stata riconfermata (al secondo turno di votazione) a Nicolò Postizzi (Lega) mentre la vicepresidenza supplente da Anna Zambon (Pd) passa a Sonia Serati (Più Gallarate).
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