LA PROTESTA
Corse clandestine nella notte
Al parcheggio del multisala e in via Unione Europea: residenti esasperati

Da giugno a settembre sgasate e sgommate hanno fatto sobbalzare sul letto quasi ogni notte molti residenti della zona più esterna dello Sciaré. Tanto che, suonando qualche campanello tra le vie Unione Europea, Pier Capponi ed Eugenio Montale, la frase ricorrente che si sente è: «L’ultima è stata un’estate infernale».
Con gare folli di auto - ma non è accaduto solo a Gallarate -, o comunque accelerate roboanti e pericolose, sia sulla lunga atrada che taglia la zona industriale sia nel parcheggio coperto del cinema multisala di viale Lombardia.
L’arrivo dell’autunno ha fatto pensare che per il momento fosse finita. Invece no. Giusto lo scorso weekend il sonno di diversi gallaratesi, quelli meno riparati dagli alberi, è stato interrotto dal fracasso dei motori a pieni giri. E dal seguito di schiamazzi tipici di fenomeni del genere. In più la domenica, ma sarebbe ormai un appuntamento fisso slegato dalla stagionalità, è un avanti e indietro da rondò a rondò di scooter e moto per testarne la potenza a colpi di gas. Un rumoroso carosello, insomma.
«Però, non ci sono soltanto quindicenni: ci sono pure trentenni e quarantenni».
Graffiti e podio
Nella notte tra sabato e domenica scorsa l’incubo è tornato. «Verso le 2», racconta un residente. «È durata una ventina di minuti. Era una gara nel parcheggio del cinema». Nella parte coperta. E, fondamentalmente, accessibile a tutti perché non c’è alcuna sbarra a impedire l’accesso all’ampia disponibilità di posti auto quando la programmazione del multisala è ferma. In effetti, una serie di segni freschi di sgommata sull’asfalto liscio mostrano che quell’area rettangolare sotto il livello della stada viene utilizzata come un piccolo autodromo. Lungo pareti e colonne i graffiti (per lo più volgari) non lasciano un centimetro libero e mostrano che il posto è un punto di riferimento. Per chi? Gruppi di ragazzi, scontato. C’è anche un bancale che assomiglia a un podio. Poi, salita una piccola rampa, al piano superiore altre sgommate indicano che gli habitué non disdegnano le performance a cielo aperto.
La musica e i blitz
«Lì sopra avevano addirittura fatto una specie di rave con musica a tutto volume», racconta un altro abitante della zona. «Ballavano, correvano in auto e gridavano. È andata avanti fino alle 5.30». Sicché, olte alle recenti segnalazioni giunte in redazione, da quell’angolo di Gallarate al confine con Cassano partono chiamate notturne alle forze dell’ordine con regolarità. Nella bella stagione era un continuo. Tanto che non sono mancati blitz e controlli. Risultato: chi fa le gare clandestine ora circoscrive la corsa a quindici, venti minuti al massimo comprensivi di schiamazzi e preparativi, in modo che tra risveglio, telefonata e arrivo di polizia o carabinieri o vigili la sfida sia terminata e la gang si sia volatilizzata. «Sono due-tre auto alla volta, vanno anche a 150 all’ora».
Il lungo rettilineo
Questa velocità, ovviamente, non si raggiunge al parcheggio. Ma in via dell’Unione Europea sì. Questo è un altro percorso di gara: da rotonda a rotonda, di solito i vertici del circuito sono le ultime due verso l’autostrada, fanno vari giri. «Ogni tanto qualcuno, svegliato nel cuore della notte dal frastuono, è sceso a lamentarsi: è stato preso a male parole e minacciato», è l’amara sottolineatura. In più sul rettilineo c’è la sfilata domenciale di un gran numero di scooter e moto. «Dalle 15 alle 17».
Orari precisi, come ogni appuntamento fisso che si rispetti.
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