LAGO INVIVIBILE
Folli corse notturne
I residenti denunciano gare clandestine di auto in centro: «Dopo la mezzanotte inizia il rumore assordante dei motori truccati»

Prima i ragazzi che, di notte, si stendono sulla strada principale di Bisuschio per fare una bravata.
Adesso, in Valceresio, i cittadini portano l’attenzione su un’altra pericolosa “moda” per provare l’ebbrezza del brivido, ovvero quella di gare notturne in auto lungo le strade, anche quelle più strette e pericolose. Una novità a Porto Ceresio, ma non per la nostra provincia, basti ricordare le gare tra moto a Luino denunciate meno di un anno fa.
I residenti lungo la statale verso il confine - via Butti, nella strettoia prima della piazza e poi via Roma - parlano di auto che sfrecciano di notte a tutta birra attraverso l’abitato, fanno diversi giri avanti e indietro e poi svaniscono nel nulla.
«Sta succedendo spesso, in questo periodo - affermano alcuni abitanti di via Butti - Dopo la mezzanotte sentiamo il rumore assordante di motori probabilmente truccati, che fanno addirittura tremare il centro storico di Porto, vanno avanti un pezzo, forse fino al piazzale Appiani o addirittura fino al confine, e poi ripassano di nuovo nella direzione opposta. Ripetono la cosa alcune volte e poi spariscono».
I portoceresini si sono anche affacciati alla finestra per vedere cosa stesse succedendo. «Non possiamo essere certi - affermano - ma presumiamo che facciano delle gare, tanto più che abbiamo notato alcune auto che ritornano spesso, soprattutto una Golf grigia e due Saxò».
Purtroppo la Valceresio non è nuova a questo tipo di moda e tanti giovani, durante il corso degli anni, vi hanno perso la vita in questo modo. «Abitare nel cuore di Porto è diventato impossibile - sostengono diverse persone - Di notte siamo tormentati da forti rumori a tutte le ore e, di giorno, il lungolago e le vie del centro, come anche piazza Bossi, sono assediate, fin dai giorni immediatamente dopo il lockdown, da gruppi di ragazzi che, ogni, pomeriggio, arrivano in treno, ne fanno di tutti i colori e poi se ne vanno, dopo aver lasciato, dietro di sé, paura e sporcizia ovunque».
Ormai la frequentazione del lungolago e delle spiagge da parte di un gruppo cospicuo di ragazzi molto giovani, dai 15 ai 20 anni, è una cosa risaputa e sotto gli occhi di tutti. A volte sono accaduti episodi che hanno anche richiesto l’intervento della polizia locale. «Tanti di questi ragazzi, tutti molto giovani, sono magrebini - racconta una signora che abita nelle vicinanze della piazza centrale del paese - Arrivano dalla stazione e si riversano sul lungolago. Mostrano sempre molta maleducazione, non portano la mascherina e ripetono continuamente bestemmie e parolacce. Non hanno rispetto per nessuna regola, tanto è vero che si tuffano nel lago dai pontili di legno e, addirittura, dai parapetti del lungolago. Nessuno osa dire nulla, si ha paura. I ragazzi di Porto Ceresio, soprattutto, hanno timore di incontrarli e se ne stanno alla larga».
Qualche giorno fa alcuni di questi giovani, forse un po’ brilli, hanno cominciato a picchiarsi in piazza, cadendo fra i tavolini dei bar. Siamo stati costretti a chiamare la Polizia locale - è la conclusione - ma, nonostante tutto, il lungolago è ogni giorno preso d’assedio da questi maleducati».
© Riproduzione Riservata