SANITA’
Busto e Gallarate, basta code in ospedale
In arrivo 12 totem per sbrigare da soli le pratiche di accettazione

Accettazione al Cup dell’ospedale in modalità self? Certo: quello che più conta quando si va a prenotare una visita o un esame è il tempo di attesa che ci viene prospettato prima di riuscire ad ottenere la prestazione di cui abbiamo bisogno. È altrettanto vero, però, che pure l’esperienza dell’attesa al Cup ha il suo peso nella percezione che abbiamo della sanità. Alzi la mano chi non si è mai domandato come mai alcune incombenze burocratiche appaiano ancora relativamente lente in un mondo in cui tutto sembra a portata di click.
Ebbene, la possibilità dell’autoaccettazione al Cup che fa accorciare la coda per il pagamento del ticket, per ora, è solo un’idea. Tra qualche mese però la possibilità diventerà una sperimentazione al poliambulatorio di Busto Arsizio e quella sperimentazione fa parte di un piano di ammodernamento più ampio che riguarda i totem che si trovano nei Cup di Gallarate e degli altri ospedali che fanno capo all’Asst Valle Olona e nei centri prelievi.
Sul piatto per gli ospedali di Busto, Gallarate e Saronno c’è inoltre in questo momento un milione di euro frutto dei fondi del Pnrr per la sanità che sarà investito per la digitalizzazione dei Dipartimenti di emergenza e accettazione: per il Sant’Antonio Abate sono stati previsti 304mila euro.
VITA PIU’ FACILE
Partiamo dai totem, che sono l’elemento che gli utenti vedranno comparire da qui a qualche tempo nei cup. L’azienda ha previsto di posizionarne dodici nuovi nei punti di accoglienza e prenotazioni in modo di svecchiare e uniformare la tecnologia attuale e facilitare la vita degli utenti. Gli apparecchi fungeranno da sistema elimina-code per l’accesso dei cittadini ai singoli servizi. L’impegno di spesa, comprensivo di manutenzione per quattro anni, è di poco meno di 80mila euro. La prospettiva che si apre con la sperimentazione che partirà a Busto lascia intendere un futuro in cui almeno la coda per lo sportello possa essere semplificata. Lo sforzo per la digitalizzazione di macchine enormi quali sono gli ospedali, intanto, giova dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Con un decreto regionale dello scorso anno sono state assegnati 6 milioni di euro per i dipartimenti di emergenza e l’accettazione di Saronno, Gallarate e Busto Arsizio. In queste settimane viene messa a terra una parte di quei fondi per l’innovazione con l’adesione ad un accordo quadro che punta all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale degli ospedali. In questo momento il pacchetto sul tavolo vale un milione di euro, che sarà ripartito tra le diverse sedi dell’azienda sociosanitaria: a Busto 556.574 euro, a Saronno 189.025, mentre la quota che riguarda il Sant’Antonio Abate è di 304.540.
ASPETTANDO IL NUOVO
L’investimento arriva in attesa che prenda corpo l’ospedale unico per Gallarate e Busto per il quale la Regione, i due Comuni, la Provincia e le istituzioni sanitarie hanno appena sottoscritto l’accordo programmatico. Quell’intesa indica l’apertura del nuovo polo a metà 2029. Fino a quella data i presidi attuali devono continuare a funzionare, da qui le operazioni impostate in questi giorni dalla dirigenza.
© Riproduzione Riservata