L’ASSALTO
Estintori svuotati e danni al Seprio Park di Gallarate
Amsc cerca una soluzione definitiva per fermare i vandali

Adesso basta, Amsc vuol passare al contrattacco. L’ascensore al Seprio Park resta ancora fuori uso dopo che i vandali hanno danneggiato a calci le porte al piano meno 3 un paio di mesi fa. In un certo senso, quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la stima del danno che risale all’autunno emerge in questi giorni ed è attorno ai 25mila euro. E poi ci sono gli estintori, quelli che le compagnie di giovanotti che si danno appuntamento al multipiano svuotano di continuo sul pavimento. In qualche occasione, tempo fa, è finito danneggiato pure un veicolo in sosta. Ma dopo gli ultimi episodi Amsc e il Comune sono decisi a passare alle contromisure.
«Stiamo valutando le migliori soluzioni finalizzate alla prevenzione e alla riduzione di questi episodi di vandalismo», ha fatto sapere ieri l’assessore delegato alle Partecipate, Corrado Canziani, che in giornata è tornato di persona in via Bonomi. Un custode? La vigilanza? Già nel 2021 si era fatto un tentativo in questa direzione. Per ora il leghista non si sbilancia anche perché bisogna valutare bene costi e benefici di tutte le opzioni sul piatto, ma i ragionamenti sono già in corso. La questione dell’ascensore, appunto, ha fatto da catalizzatore e investire gli utili del parcheggio nella sistemazione dell’elevatore non piace a nessuno, senza un piano per evitare il bis.
Le telecamere già ci sono. L’altezza dei tre piani del silos, tuttavia, è quella che è e quindi chi vuol fare danni non ci mette molto a prendersela pure con quelle. I vandali vengono ripresi mentre si avvicinano ma poi è difficile che le immagini riescano a mettere un volto. Eppure gli apparecchi funzionano e «sono comunque un deterrente», ricorda Canziani.
Nelle scorse settimane anche la polizia locale ha fatto tappa in via Bonomi nell’ambito dei controlli disposti nel mese di dicembre sul territorio. Quello che Amsc sta studiando ora è però un deterrente ulteriore, che metta al riparo la struttura da nuovi danneggiamenti. O almeno li limiti. In attesa del giro di vite, alcune scritte che erano state tracciate sui muri sono state cancellate, anche se sono state sostituite da altre. Ieri Canziani ha preso nota anche di alcuni elementi che non sono un problema di sicurezza ma nel complesso contribuiscono all’immagine generale del multipiano. Come la bicicletta a pezzi che se ne sta abbandonata da qualche tempo al meno 3 o il pannello con le indicazioni per orientarsi all’uscita che è stato strappato dal muro ed è finito pure lui sotto la rampa che permette di risalire in auto verso la superficie. La manutenzione degli estintori, quella già si fa. Il punto è tenerli pieni il più a lungo possibile.
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