LE ESEQUIE
Folla commossa per l’addio a Terreni
Questa mattina a Gallarate i funerali del politico e imprenditore morto domenica all’età di 77 anni. Il ricordo: «Un aclista fino al midollo, gli avversari non erano mai nemici»
La bandiera delle sue Acli sulla bara e poi la sua bandiera dell’Europa, proprio la sua, che gli amici del Movimento federalista europeo gli hanno voluto riportare. E ai piedi dell’altare i segni istituzionali della città, listati a lutto. Così Gallarate ha salutato Dario Terreni, l’aclista amico di tutti che per decenni ha alimentato il dibattito politico della città. Troppo piccola la chiesa di San Zenone a Crenna per accogliere tutti coloro che oggi, martedì 2 maggio, hanno preso parte al funerale del gallaratese morto domenica all’età di 77 anni.
IL RICORDO E LE PAROLE
«Oggi la nostra città è un po’ più buia, si è spenta una luce di passione civile, di impegno serio e spassionato, segno della buona politica», le parole del parroco, don Luigi Pisoni. «Dario aveva questa capacità: gli avversari non erano mai nemici».
Non a caso a salutare Terreni nella parrocchiale di Crenna c’erano tutti. Dal sindaco Andrea Cassani con la sua giunta agli amici del centrosinistra, dalle associazioni ai compagni di tennis del club cittadino. Dai volti della politica di tutti gli schieramenti agli amici del Monte Diviso e della radio che aveva animato finché le forze l’anno permesso. «Un aclista fino al midollo», le parole commosse di un altro aclista. «Instancabile dispensatore di gioia, hai reso le mostre vite migliori», l’ha ricordato Edoardo Tonetti del Tennis club. Un uomo con il sogno dell’Europa unita, in pace. «Il tuo esempio vale più delle parole», il saluto di Ruffino Selmi.
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