IL FENOMENO
Gallarate, la città che piace
Cresce il numero delle imprese, a differenza di Busto e di Varese. E arriva Tom Ford

La città dei due galli cresce: e non solo come numero di abitanti. La matematica, come si sa, non è un’opinione. E i numeri lasciano poco spazio alle interpretazioni, tanto più se a fornirli sono enti neutri come la Camera di Commercio e il portale della Regione, disinteressati a tirare la famosa acqua del mulino da una parte, piuttosto che dall’altra.
Queste cifre sono state incrociate dal Comune per arrivare a un risultato che può apparire ai più a sorpresa ma è il dato che conta. Negli otto anni che intercorrono tra il 2010 e il 2017 le imprese sono in aumento a Gallarate (+2.47%), in calo a Busto Arsizio (-5,35%) e a Varese (-7,20%).
UNA POSIZIONE STRATEGICA
Fin qui i numeri. Ma quale l’interpretazione? L’assessore alle Attività commerciali e produttive Claudia Mazzetti prova a dare una spiegazione di questo fenomeno. E trova una risposta innanzitutto nell’aspetto logistico, cioè nella collocazione favorevole di Gallarate, poco distante da Malpensa e da Milano. Una posizione strategica per una città che è destinata a diventare ancora più attrattiva per le imprese perché il peduncolo di collegamento con la Pedemontana metterà in contatto diretto proprio con l’area industriale dello Sciarè.
ARRIVA IL MARCHIO TOM FORD
«Gallarate permette a chi investe da queste parti di rimanere fuori dal caos della grande città godendo però di vantaggi in termini di collegamento». La vicinanza con la Svizzera è un altro elemento propulsore. Non è un caso, allora, che proprio a Gallarate abbia deciso di trasferirsi il centro stile e altri reparti del marchio Tom Ford che ha lasciato la sede di Stabio in Canton Ticino. L’attività della famosa griffe si sposterà in viale Lombardia in un capannone industriale, a poca distanza dallo svincolo autostradale e dalla stazione.
L’EPICENTRO DELLA MODA
Tom Ford, d’altronde, non è l’unico marchio di moda importante che sceglie Gallarate. Qui dove nacque la grande avventura imprenditoriale di Missoni (poi collocata a Sumirago), hanno trovato sede ormai da tempo Yamamay in via Carlo Noè, Parah ad Arnate, oppure la Manufacture des accessoires Louis Vuitton. E, per rimanere in una zona florida per le produzione di moda, a Lonate Pozzolo c’è Dolce & Gabbana. Da questo e da molti altri elementi nasce allora il primato gallaratese che, pur in periodo di recessione, riesce ad essere in saldo attivo, mentre Busto e Varese - città penalizzate forse dalla posizione meno baricentrica rispetto ai collegamenti - restano indietro.
SEGNALI DI TENUTA
«Non sono tempi semplici - commenta l’assessore Mazzetti - ma Gallarate continua ad avere un forte potere di attrazione. Il discorso vale per le imprese, un po’ meno purtroppo per l’artigianato, mentre noto dei segnali di tenuta anche in un settore difficile come quello del commercio di vicinato, che riconquista posizioni nonostante lo strapotere della grande distribuzione».
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