SICUREZZA
Strisce sbiadite, il pericolo cresce
I rischi per i pedoni: sono tante le strade di grande scorrimento dove attraversare è insicuro

C’è poco da fare: a Gallarate, la segnaletica orizzontale denuncia l’usura degli anni.
Per un bizzarro gioco del caso, in alcune zone, lungo le strade in cui sono ben marcate le linee di mezzeria, c’è il ricordo sbiaditissimo delle strisce pedonali; oppure dove le frecce di svolta sono buone, l’obbligo di precedenza o lo stop sono invisibili.
Insomma se c’è uno manca l’altro e viceversa.
Una situazione molto diffusa in provincia e già segnalata anche in altre città.
Sia chiaro: non può essere responsabilità piena dell’attuale amministrazione, che tra l’altro allo specifico capitolo di bilancio ha inserito i soldi per riverniciare i segnali sull’asfalto e dovrebbe partire con l’opera in primavera o appena possibile meteorologicamente.
Tuttavia il problema è reale. Soprattutto ad alcuni attraversamenti pedonali su direttrici trafficatissime.
Come denunciano diverse telefonate giunte in redazione, negli ultimi giorni, per segnalare la mancanza di sicurezza nel tratto tra un marciapiede e l’altro.
È bastato quindi un giro in città per rendersi conto che le arterie di grande scorrimento vivono situazioni diverse.
Se alcune sono in discreto stato sotto il profilo della zebratura, per esempio corso Sempione e via 20 Settembre, altre sono in pessime condizioni.
Ci sono strisce pedonali fantasma, perché totalmente o quasi sparite: in pressoché tutti gli attraversamenti di via Ercole Ferrario (strada che unisce gli ingressi est e ovest della città), in molti di via Pietro da Gallarate (parallela a quattro corsie e ad alto scorrimento utilizzata come alternativa veloce verso la 336), in alcuni di via Pegoraro (principale canale d’uscita verso nord), nonché in diverse secondarie utilizzate per tagliare il traffico come via Agnelli e via Arnaldo da Brescia e ai varchi del centro come piazza Giovine Italia e da lì corso Leonardo da Vinci.
L’allarme riguarda in particolare le ore serali.
Poiché già per l’automobilista non sono chiare di giorno le zebre, figurarsi al buio con un’illuminazione che non sempre riesce a garantire una visibilità adeguata.
Come in via Carlo Noè, dove - ed è anche in tal caso lamentato da più voci - gli attraversamenti sono a posto, ma la luce è poca. Dunque, la sicurezza dei pedoni è spesso a rischio.
Senza andare a scomodare l’ultimo tragico incidente di Roma, a Gallarate su tale fronte nel recente passato non sono mancate le croci in seguito a investimenti.
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