IL DISAGIO
Medico in pensione, proteste a Cedrate
«Non ci abbandonate», questo l’appello degli abitanti nel rione. Appello della consulta

«Non ci abbandonate». Questo è l’appello lanciato dai residenti di Cedrate dopo aver scoperto che il medico di base a fine maggio andrà in pensione. «Non lasciateci nell’incertezza», afferma il presidente della consulta di Cedrate e Sciarè Alessandro Montresoro.
L’APPELLO
I residenti a Cedrate, in questi giorni, stanno ricevendo una lettera informativa che annuncia il pensionamento a partire dal 31 maggio 2020 del dottor Moreno Praderio. Una notizia che, come prevedibile e come già capitato tante volte nel recente passato in altre realtà del Varesotto, ha lasciato nello scompiglio molti gallaratesi che abitano nel rione. «Il medico di base ricopre un ruolo fondamentale nella vita dei diversi pazienti», afferma Montresoro, «è una delle prime figure di collegamento tra il paziente e le aziende sanitarie. Ognuno di noi, quando ha bisogno di comprendere a fondo una sintomatologia o capire come può curare anche una semplice febbre, si rivolge a questa figura professionale».
E proprio per questo i cedratesi hanno deciso di lanciare un appello, in particolare a chi sta ultimando il corso di specializzazione in medicina generale e a chi si appresta a sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione: «Aprite uno studio a Cedrate oppure a Sciaré». Già, perché anche a Sciarè il medico di base manca ormai da qualche anno.
UN SOLO MEDICO
«Ho già ricevuto molte segnalazioni in merito e - sottolinea Montresoro - soprattutto da più anziani che erano abituati a recarsi dal medico con una certa frequenza e senza voler disturbare eccessivamente i propri familiari». Per loro infatti raggiungere a piedi o in bici Cascinetta, Cajello o Moriggia diventa un problema. E se fino a vent’anni fa erano tre i medici attivi a Cedrate, dal primo giugno resterà solo l’ambulatorio del dottor Ripamonti che, come evidenzia Montresoro, «non può accogliere nuovi pazienti ed inoltre svolge la sua attività anche a Crenna, perciò la sua disponibilità è suddivisa tra i due quartieri». In questa situazione neppure l’amministrazione comunale può fare nulla, perché l’elenco dei medici del distretto di Gallarate è affidata ad Ats Insubria che ha la competenza esclusiva della gestione degli elenchi dei medici di base.
UN ITER COMPLESSO
E, come se non bastasse, anche la burocrazia gioca un ruolo fondamentale. «L’iter procedurale purtroppo è complesso», precisa il presidente della Consulta. Per entrare nelle graduatorie delle Asl per l’assistenza primaria è necessario essere in possesso del titolo di formazione in medicina generale oppure di specializzazione equipollente. Inoltre bisogna presentare domande basate sull’uso di una modulistica preposta alle Asl di proprio interesse distribuite sul territorio nazionale. Il ruolo di medico di medicina generale viene ricoperto in modo ufficiale solo allorquando una Asl convoca il medico e lo investe dell’incarico, affidandogli una zona specifica nella quale avviare il proprio ambulatorio. Il medico di medicina generale, che sia titolare di un ambulatorio secondo un provvedimento stabilito da una Asl, resta in servizio fino al raggiungimento dell’età pensionabile oppure fino a quando sopraggiungano delle condizioni per cui debba lasciare precocemente il proprio lavoro.
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