EX CASA DEL FASCIO
Minoletti in vendita. Forse
Affidato dal Comune uno studio ad esperti. Costo 22mila euro

Vendere Palazzo Minoletti? Il Comune ci sta pensando. Ed è qualcosa più che un semplice pensiero, visto che l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Cassani ha appena affidato a un’azienda milanese specializzata l’incarico di redigere uno studio che definisca i diversi scenari di intervento possibili per l’ex Casa del Fascio, con «l’individuazione di un potenziale acquirente» considerata tra le direzioni da approfondire.
ANALISI TECNICA ED ECONOMICA
Non si tratta di mettere subito in vendita l’edificio. La procedura avviata nei giorni scorsi dagli uffici municipali è complessa e affronta la questione del futuro di Palazzo Minoletti in un’ottica ampia che mira alla valorizzazione dello stabile inutilizzato da anni, una delle principali “incompiute” della città. Ma di certo siamo davanti a un’indicazione chiara circa l’intenzione dell’amministrazione di cercare uno sbocco che dia nuova vita all’edificio, senza comportare spese e investimenti a carico dell’ente. Tra le strade che Palazzo Borghi intende scandagliare c’è infatti anche quella di individuare un soggetto che provveda all’adeguamento normativo e all’eventuale riqualificazione dell’immobile. È inutile negare, del resto, che qualunque intervento si volesse mettere in piedi non potrebbe prescindere da una sistemazione e da un adeguamento strutturale importanti. E dunque costosi. Da qui l’idea di affidarsi a un soggetto specializzato per esplorare tutte le ipotesi, vendita compresa. Un’idea, peraltro, su cui l’amministrazione Cassani ragiona almeno da ottobre, quando si è tenuto un appuntamento promosso tra gli altri da Regione Lombardia, che ha trovato una sponda nella Camera di commercio varesina, destinato alle amministrazioni comunali che hanno «la necessità di avvalersi di una specifica assistenza per analizzare, preparare e proporre al mercato i propri immobili».
SALVAGUARDIA ARCHITETTONICA
Quale potrebbe essere dunque il futuro del Cardenzone? Toccherà agli esperti ingaggiati dal Comune stabilirlo. Il documento che apre la porta allo studio di tutte le possibilità, ad ogni modo, indica pure un paletto importante. Ovvero quello della tutela dell’edificio dal punto di vista architettonico. Di pari passo con la società milanese, infatti, lavorerà anche un architetto gallaratese, Matteo Scaltritti, al quale il Comune ha affidato l’incarico di analizzare la compatibilità delle soluzioni possibili con la salvaguardia delle caratteristiche storiche e artistiche e del valore culturale di Palazzo Minoletti.
TEMPI E MODI
I tempi per arrivare alla conclusione del lavoro di studio saranno definiti con i due soggetti nelle prossime settimane. Il primo passo sarà quello di raccogliere e valutare tutti i documenti che riguardano l’ex Casa del Fascio e verificare sul campo l’attuale stato dell’edificio. Quanto il Comune possa sperare di incassare da un’operazione di vendita (o di affitto, perché no?) di Palazzo Minoletti lo dirà il report degli esperti. Al momento si sa invece quanto costerà il lavoro di analisi: circa 22mila euro, sommando i compensi dovuti alla società di consulenza e all’architetto.
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