LA LETTERA
Gallarate, no ai murales: «Occasione persa»
L’intervento e l’aamarezza del preside dell’istituto Gadda Rosselli

I murales bocciati dalla Commissione paesaggistica del Comune di Gallarate fanno discutere. Sul caso ecco l’intervento del preside dell’istituto Gadda Rosselli, Anselmo Pietro Bosello, con una lettera indirizzata alla Prealpina. Di seguito il testo.
LA LETTERA
«Stimato Direttore, a seguito del parere negativo della Commissione Paesaggio del Comune di Gallarate al mantenimento del murale realizzato dagli studenti sul muro esterno dell’Aloisianum, sento la necessità di esprimere e rendere noto il punto di vista dell’Istituto Gadda Rosselli.
I tecnici della Commissione hanno ritenuto che il valore del muro come elemento di separazione e divisione tra il giardino dei gesuiti e la via De Albertis avrebbe avuto una diminuzione con il mantenimento delle attuali decorazioni, come anche con la realizzazione di un nuovo progetto complessivo di decorazione, elaborato appositamente da studenti e docenti dell’istituto e illustrato alla stessa Commissione.
Pur nel rispetto delle competenze della Commissione, chiediamo perché non sia stato tenuto in considerazione l’aspetto della percezione di chi vive quello spazio urbano, frequentato quotidianamente da millecinquecento persone. Nonostante la letteratura e i documenti europei ne sottolineino l’importanza: “Obiettivo di qualità paesaggistica: designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro contesto di vita” (Consiglio d’Europa, Convenzione europea del paesaggio – art.1, 2000).
Quella decorazione del 2018 e il progetto complessivo di completamento sono stati, e potevano continuare ad essere, occasioni educative e culturali importanti per educare i giovani al bello, coinvolgendoli da protagonisti nelle azioni realizzative e nel rispetto per l’ambiente.
L’idea del nuovo progetto dell’istituto nasceva dall’intento di far sperimentare agli studenti e a tutti i passanti un pensiero che andasse oltre il muro, immaginando quello che sta oltre la barriera, un verde giardino, arricchendo tale visione con piccole icone in grado di fungere da ricordo e memoria di eventi vissuti dalla comunità scolastica che intendeva in questo modo parteciparli alla più ampia comunità sociale.
Purtroppo, la Commissione ha ritenuto più importante il ruolo di separazione del muro, che segna il confine tra il dentro e il fuori, rispetto a quello di possibile spazio che promuove immaginazione, pensiero, progettualità, contaminazione.
E così non è stato approvato il progetto dell’istituto, a nulla è servito il parere positivo ed entusiasta dei gesuiti, non ha dato in frutti sperati l’apertura fatta dai vertici politici agli studenti.Un no, quello della Commissione paesaggio, che non favorisce la partecipazione degli studenti alla vita della città, che non aiuta ad aver fiducia nel dialogo con le istituzioni, che non contribuisce a far crescere il rispetto per l’ambiente urbano. La città ha perso una bella occasione di dialogo concreto tra i corpi sociali».
Sulla Prealpina di domenica 18 agosto ampi servizi
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