LA MAPPA
Nuove telecamere in città
Stanziati 60mila euro dal ministero. Ecco il piano, cinque sono in stazione

Ecco la mappa delle nuove telecamere: su otto nuovi impianti, cinque sorveglieranno la zona della stazione, gli altri tre le vie che portano in centro più interessate da fenomeni di degrado e vandalismi.
EPISODI DI MICROCRIMINALITÀ
Il progetto esecutivo era già stato approvato dalla giunta nel mese di giugno, per poter partecipare al bando indetto dal ministero degli interni per il potenziamento degli impianti di videosorveglianza.
Dopo che il bando ha avuto esito positivo, portando in dote un cofinanziamento di circa 60mila euro, nei giorni scorsi il progetto è stato affinato per varare la gara d’appalto.
Le telecamere saranno puntate prevalentemente sull’area della stazione ferroviaria, con ben cinque nuovi apparecchi su otto in totale, mentre gli altri tre si focalizzeranno sulle zone a corona del centro maggiormente interessate negli ultimi anni da episodi di microcriminalità, vandalismo e imbrattamenti, nello specifico via San Giovanni Bosco, via Rusnati e via Don Minzoni.
FORZE DELL’ORDINE
Quelle che verranno acquistate e posizionate saranno telecamere ad alta risoluzione.
Nella zona della stazione Fs, che, pur essendo presidiata quotidianamente dalla pattuglia della polizia locale e dal servizio serale dei City Angels, oltre alla costante sorveglianza garantita dalle forze dell’ordine, continua a rappresentare un punto sensibile per la sicurezza in città, gli impianti tecnologici punteranno il loro obiettivo su tutta piazza Giovanni XXIII, che nello schema esistente della videosorveglianza comunale risultava toccata solamente da due telecamere.
I nuovi occhi elettronici punteranno infatti sui portici, spesso oggetto di frequentazioni non proprio regolari, su tutta la zona frontale dove ci sono i posteggi di bici e la pensilina degli autobus, ma anche sulle strade di ingresso e uscita della piazza.
In questo modo si potrà avere un alleato importante nell’affrontare efficacemente i problemi cronici di adunate alcoliche, vandalismi, furti di biciclette.
GLI IMBRATTAMENTI
Stesso discorso vale per gli altri punti selezionati per le nuove telecamere: via San Giovanni Bosco è stata interessata da rapine, dalla presenza delle baby gang, oltre che da vandalismi e imbrattamenti, mentre in via don Minzoni la telecamera sorveglierà l’accesso all’isola pedonale e in via Rusnati il parcheggio, che risulta isolato in orari serali e notturni, e la casa dell’acqua a rischio vandalismi.
ALTRO FINANZIAMENTO
Il progetto che sta per partire è solo uno dei due risultati negli scorsi mesi vincitori di altrettanti bandi.
L’altro, frutto di un’iniziativa di Regione Lombardia, ha portato a Gallarate un ulteriore finanziamento da 40mila euro, il 40% di un progetto da poco più di 100mila per la riparazione e la sistemazione degli apparati già esistenti, un tema che nei mesi scorsi aveva infiammato il dibattito politico cittadino.
GLI ENTI SUPERIORI
In tutto, grazie ai due progetti, Palazzo Borghi metterà in campo oltre 200mila euro di investimenti per potenziare il sistema di videosorveglianza comunale, con una partecipazione di circa 100mila euro in tutto garantiti dagli enti superiori, Regione e Stato.
Ecco nel dettaglio dove verranno installati i nuovi apparecchi, come da progetto esecutivo approvato dalla giunta.
ZONA STAZIONE FERROVIARIA: cinque telecamere (di cui due su palo esistente e tre su nuovo palo), strada di transito in uscita (la strada che dal piazza Giovanni XXIII conduce verso via Borghi), strada di transito in ingresso (la strada che da via Borghi attraversa piazza Giovanni XXIII e porta verso la stazione), area di attesa autobus (la fermata dei bus di fronte al fabbricato stazione), portici e strada adiacente la stazione (i portici che si affacciano su piazza Giovanni XXIII) dove ci sono i negozi, parcheggio biciclette (a lato del fabbricato della stazione).
ZONA CENTRO: tre telecamere al parcheggio via Rusnati, via Don Minzoni (ingresso e uscita varco ZTL e parcheggio di fronte al teatro delle Arti), via San Giovanni Bosco (tratto centrale, poco prima dell’incrocio di vicolo del Gambero venendo dal centro).
A questi occhi elettronici si aggiungeranno tutti gli impianti, i cavi in fibra ottica, le infrastrutture di rete (tra cui un punto di rilancio in piazza Libertà per la trasmissione del segnale in real time dalle varie telecamere alla centrale operativa del Comando di Polizia locale), il centro di gestione e i centri di controllo necessari per l’implementazione del sistema. Nell’appalto è previsto il servizio di manutenzione, che dovrà essere garantito per cinque anni dalla consegna dell’impianto collaudato e funzionante.
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