TRASPORTO PUBBLICO
Gallarate: pochi bus, troppi studenti
Spesso restano a piedi: Amsc e Stie nel mirino di giovani e genitori

Pullman pieni che non si fermano e ragazzi che restano alla fermata in attesa di sapere se potranno prendere il bus successivo. Un disservizio accomuna gli studenti gallaratesi che frequentano i plessi cittadini ma anche quelli dei comuni limitrofi. E sotto la lente d’ingrandimento finisce la gestione del trasporto pubblico da parte di Amsc e Stie.
Servizio da rivedere
La ripresa delle scuole e l’adeguamento alle regole legate al Covid ha creato più di un disagio agli studenti che utilizzano i mezzi pubblici per andare a scuola. Sono tanti i casi in cui gli alunni sono dovuti salire su mezzi «strapieni» come riportano alcuni o, addirittura, sono rimasti a piedi. C’è poi chi evidenzia anche una discrepanza nel servizio. In determinate fasce orarie, ad esempio, ci sono dei quartieri scoperti dalle corse dei pullman. E, visto che siamo in tema di scuola, alcuni genitori hanno provato a dare un voto.
L’esito? «5, ma il servizio è da rivedere». E c’è chi è stato meno clemente. «Io darei 4».
Prenda il bus prima
Davanti ad un disagio la strada intrapresa da molti è una sola: andare diretti alla fonte. Ed in questo caso vuol dire chiamare direttamente la sede cittadina del trasporto urbano per avere una risposta chiara. E così ha fatto anche Francesca. «Buongiorno - chiede ad inizio telefonata - vorrei sapere come mai questa mattina, per la seconda volta in una settimana, il pullman era pieno e non ha fatto salire gli studenti». «C’è una capienza massima da rispettare e delle regole da seguire» replicano dall’altra parte della cornetta. «Sì, ma mia figlia e i suoi amici come fanno a sapere se domani il loro pullman sarà pieno oppure no?» incalza la mamma. «Se vuole essere sicura di arrivare a scuola per tempo - rispondono - le faccia prendere la corsa prima». Una risposta che non è piaciuta alla mamma. «All’inizio pensavo che stesse scherzando, ma poi mi sono accorta che la persona dall’altra parte della cornetta era davvero seria - commenta - mi chiedo come si possa pensare di gestire così una lamentela».
A quanto pare, però, questa non è l’unica volta in cui un genitore si è sentito rispondere così. «C’è qualcosa che deve essere rivisto» conclude Francesca.
Non solo Amsc
Il problema però, stando alle lamentele, non riguarda solo la linea urbana. Infatti, anche altri studenti gallaratesi che frequentano alcuni istituti di Busto Arsizio sono rimasti a piedi. Già, perché il pullman della Stie, la società che gestisce il servizio, è arrivato alla fermata di Madonna in Campagna già pieno. E non è successo solo una volta. «Se sanno il numero di abbonamenti che vengono emessi, e la maggior parte sono degli studenti, mi chiedo - domanda una mamma - perché non riescano a prevedere un numero maggiore di mezzi soprattutto nelle fasce orarie in corrispondenza dell’ingresso e uscita da scuola».
C’è anche da tenere conto di un altro aspetto: se gli studenti non riescono a salire sul pullman, evidenzia anche un papà, fanno ritardo a scuola perché «non tutti hanno la possibilità, in caso di chiamata all’ultimo minuto, di accompagnarli a scuola».
Il problema dei bus era stato sollevato, un mese fa, anche a Varese.
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