BATTAGLIA DI CIVILTA’
Gallarate, sotto i portici anche sesso
Degrado, commercianti al tavolo con la giunta Cassani. Tutti soddisfatti: «Cambiamo insieme»

«Tante piccole cose possono cambiare il mondo», tirava le conclusioni ieri, mercoledì 27 settembre, Paola Macchi, del negozio di scarpe all’angolo tra corso Italia e largo Camussi. E proprio qui, dove sorge il monumento di Arnaldo Pomodoro, qualche tempo fa qualcuno ha addirittura assistito a una scena di sesso di una coppia incurante del fatto di essere in pubblico sotto i portici. Quando fa buio presto, inoltre, c’è un negozio che chiude in anticipo, rispetto all’estate, perché il personale non si fida a uscire alle 19.30. Così, negli ultimi giorni i commercianti hanno fatto scattare il campanello d’allarme per il ripetersi di episodi di maleducazione e comportamenti che minano la civile convivenza. E quel campanello è stato recepito prontamente dal Comune. Ieri in pausa pranzo i referenti dei negozianti sono stati ascoltati dall’amministrazione comunale. La richiesta con la quale si è presentata all’incontro Macchi, che fa da riferimento per i colleghi della porzione di centro vicino al suo esercizio, era chiara già qualche ora prima della riunione: «Gallarate è bella, la amiamo. Chiediamo un po’ più di sicurezza, la presenza fissa di una pattuglia della polizia locale».
All’uscita da Palazzo Borghi Macchi si è detta soddisfatta, soprattutto del filo diretto stabilito con Palazzo Borghi. E ha aperto una nuova fase: «Quando capita qualcosa, chiamiamo la polizia locale e presentiamo querela». È un invito rivolto ai colleghi. «Vogliamo tutti bene a Gallarate. Non si fanno miracoli, si parte dalle piccole cose. Le piccole cose possono cambiare molto».
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