IL RECUPERO
La scalinata torna a splendere
L’appello a chi vive a Crenna: «Adesso prendetevi cura del verde intorno»

Mancano solo gli arbusti, che saranno posati il mese prossimo, passata la gran calura agostana che avrebbe potuto farli seccare appena piantati. Il resto è fatto: Crenna ritrova la sua storica scalinata. E con essa anche lo stemma che ricorda la sottomissione del rione alla municipalità gallaratese.
SISTEMATI I CAPITELLI
Dall’operatore che ha curato la sistemazione dei quasi duecento gradini che conducono alla chiesa di San Zenone, come corollario a un intervento edificatorio in cima alla collina, intanto, arriva un appello ai proprietari dei terreni a lato dei tornanti di via Nascimbene: «Ora tocca a voi prendervi cura del verde privato prima che diventi una boscaglia». Già, perché ordine chiama ordine e la scalinata, oggi, a seguito della sistemazione ormai completa si presenta nella sua originalità. Dopo il corrimano posato qualche mese fa, durante l’estate sono stati sostituiti gli elementi che mancavano, andati danneggiati o distrutti del tutto nel corso di cent’anni di storia. Gli ornamenti in cima ai capitelli sono stati tutti rimessi e quelli ballerini sono stati fissati. Su alcune colonnine ancora si intravede il segno della vernice degli imbrattatori che nel tempo si sono accaniti su un angolo tanto caratteristico del territorio. Ma del resto la linea che ha guidato l’operazione di recupero è stata chiara: conservare il più possibile l’esistente. «I capitelli sono stati passati tutti con l’idropulitrice», spiega l’architetto Claudio Negri, che ha progettato il recupero della scalinata affidandosi alle indicazioni della Soprintendenza.
POSATI I LAMPIONCINI
Anche la scelta degli arbusti che saranno messi a dimora tra qualche giorno è avvenuta in accordo con l’ente di tutela del patrimonio, a cui residenti e associazioni del quartiere si erano rivolti negli anni scorsi perché verificasse il mantenimento delle caratteristiche storiche della scalinata durante i lavori. I lampioncini per illuminare il percorso sono stati posati e manca solo il via libera per la loro accensione. Circa 60mila euro è il valore dell’intervento mirato a ridare dignità ai gradini che hanno segnato la storia del quartiere e incarnano l’identità del rione collinare. L’impresa ha riportato allo stato originale anche lo stemma cittadino in cemento che venne applicato appena sotto al belvedere, per rimarcare l’annessione di Crenna alla città di Gallarate.
IL BELVEDERE
E mentre l’intervento prende forma, arriva un appello affinché il lavoro che gli operai stanno per concludere faccia da volano per il rilancio della bellezza del quartiere. «Poseremo arbusti bassi per evitare che qualcuno vi si nasconda – dice l’architetto che ha coordinato le operazioni – e ora sarebbe bello che anche i crennesi cui compete la cura del verde lungo i tornanti intervenissero». La scalinata rinasce, dunque, pur in mezzo alle polemiche e alle battaglie che hanno segnato la storia dell’intervento di recupero e dell’edificazione in cima alla collina, ma chiede all’intero centro di Crenna di fare lo stesso. L’invito di Negri è rivolto a via Nascimbene, ma basta guardarsi attorno per rilevare che anche il belvedere ha potenzialità per diventare ancora più bello. Se non altro per via delle scritte colorate che imbrattano il muretto che delimita un lato del piazzale da cui un tempo – nelle giornate limpide – si vedeva Milano.
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