IL DIBATTITO
Gallarate, «tassa di soggiorno contro b&b irregolari»
In Commissione l’intervento dell’assessore Rocco Longobardi

La tassa di soggiorno che il Comune di Gallarate vuole introdurre dal prossimo anno serve a «togliere l’evasione dei bed&breakfast irregolari». Lo ha detto l’assessore al Marketing e attività produttive Rocco Longobardi nel corso della commissione che oggi, martedì 21 novembre, ha esaminato a Palazzo Borghi il pacchetto di misure economiche che prevede l’introduzione della nuova imposta a partire dal prossimo anno.
In attesa del voto in consiglio comunale entro la fine del mese, nella giornata di mercoledì 22 la giunta dovrebbe approvare le tariffe: 1,50 euro al giorno per le strutture extra-alberghiere, 2 euro per gli alberghi ad una e due stelle, 3 euro per la categoria superiore, ovvero gli hotel a tre e quattro stelle. Dieci giorni la durata ipotizzata.
È stato il sindaco Andrea Cassani ad anticipare i dettagli e con essi la decisione che – al di là della destinazione generale degli introiti a favore dell’attrattività di Gallarate – sarà stabilito in maniera specifica con le associazioni di categoria del settore come spendere il 25 per cento degli incassi annuali legati alla tassa. «B&B Italia è decisamente favorevole - ha ricordato il primo cittadino -. Bisogna ricordare che Gallarate è il decimo Comune in provincia per livello di turisti. Questa imposta serve a trovare le risorse per migliorare l’offerta turistica e commerciale della città». Nei giorni scorsi ha manifestato la sua posizione critica sulla tassa, invece, Federalberghi.
Sempre nel corso della commissione di oggi è emersa inoltre da parte del Comune la necessità di un ripensamento della struttura diurna per disabili. Questo alla luce del numero di presenze, poco più della metà della capienza massima, e delle condizioni dell’edificio. Le riflessioni sulle modalità di proseguimento dell’attività del centro diurno dovranno avvenire entro il 2025. In tal senso Palazzo Borghi ha già previsto a partire da quel momento maggiori risorse destinate agli inserimenti in altri centri del territorio e per il trasporto.
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