IL CASO
Multa e patente sospesa: quasi tre anni per contestarle
I tempi infiniti del giudice di pace a Gallarate. L’avvocato che ha fatto ricorso: «Come farà il mio cliente a trovare lavoro?»
Tre anni per contestare, davanti al giudice di pace a Gallarate, una multa ricevuta a settembre: l’avvocato Roberto Craveia fatica a crederci. L’udienza del suo cliente è stata fissata al 7 febbraio 2028, alle 10, con puntualità. Il ricorso però era caratterizzato da una certa urgenza perché alla sanzione pecuniaria si aggiungeva il sequestro amministrativo del veicolo e la sanzione accessoria della sospensione della patente. Una grossa seccatura per il trentacinquenne ucraino in cerca di lavoro e con incombenze familiari e domestiche a cui attendere. Ma altre date disponibili non ce n’erano il ruolo del gdp trabocca e nonostante le prese di posizione degli avvocati del foro di Busto Arsizio e della camera penale, le promesse delle istituzioni di ogni livello e le boutade politiche nulla si smuove.
Parola di ministro
Lo scorso luglio il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva comunicato all’europarlamentare Isabella Tovaglieri e al sindaco Andrea Cassani (entrambi esponenti della Lega) attraverso il sottosegretario Andrea Ostellari che a breve il giudice di pace avrebbe avuto un innesto di organico sufficiente per evitare lo sfacelo totale. Entro l’8 settembre sarebbero dovute arrivare le domande per coprire un posto da cancelliere esperto, tre da assistenti giudiziari e uno da operatore giudiziario, ma l’interpello è andato deserto. L’ordine degli avvocati il mese scorso ha chiesto un incontro urgente al capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria per porre un rimedio ma non è pervenuta neppure una risposta di circostanza. E intanto per ottenere i decreti ingiuntivi c’è più di un anno di attesa dal deposito del ricorso e l’arretrato è di quasi 10mila ricorsi.
Bacino di 380mila persone
Il foro a luglio si era rivolto pure al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il segretario generale aveva risposto assicurando che la nota fosse già sul tavolo del Consiglio superiore della magistratura. Forse è scivolata dietro a un cassetto. Ma non bisogna abbattersi: a gennaio infatti dovrebbero arrivare gli amministrativi che hanno superato il concorso, sono 900 in tutta Italia e la priorità andrà alle sedi disagiate. E la sede di Busto Arsizio rientra senz’altro nella fascia: la competenza si estende su un bacino di 380mila persone, fitto di attività industriali e commerciali e comprensivo di un aeroporto intercontinentale. L’ altra buona notizia è che a febbraio si insedieranno due giudici onorari: allo stato ce ne sono solo uno alla sezione penale e uno in quella civile, l’implemento di due unità non potrà che giovare.
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