LA DECISIONE
Gavirate, scarcerati dopo l’assalto: «Ci deve scappare il morto?»
La Procura di Varese non ha chiesto la convalida dell’arresto dei due magrebini coinvolti negli episodi di violenza

La Procura di Varese non ha ritenuto di chiedere la convalida dell’arresto dei due magrebini che nella notte tra sabato 8 e domenica 9 giugno hanno dato l’assalto al locale “Il Cortile di Lorenzo” a Gavirate armati di coltelli, e quindi i due giovani sono stati rimessi in libertà già nella stessa giornata di domenica. Naturalmente il procedimento giudiziario a loro carico va avanti ugualmente e si può dire con ragionevole certezza che ai due saranno contestati, come minimo, i reati di danneggiamenti (per la distruzione della vetrina del bar) e lesioni.
LE POSSIBILI DENUNCE
A questo proposito, oltre al ventiseienne che è stato colpito con un pugno al viso, potrebbero denunciare i magrebini anche il padre del titolare del locale, che è stato buttato a terra e ha subìto diverse lesioni, sia un altro giovane, che si è fratturato un dito nel parapiglia.
«DOBBIAMO FARE LE GUARDIE DEL CORPO AI NOSTRI FIGLI»
La notizia ha innescato la rabbia della madre di uno dei ragazzi, intervenuta quella notte con una mazza da baseball in difesa dei figli: «In Italia ci deve sempre scappare il morto - ha commentato -. Ma stavolta sono io che non mi fermerò. Dobbiamo fare noi genitori le guardie del corpo: non ho una bella sensazione ma farò di tutto per proteggere i miei figli».
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